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Taglio dei contributi per nuove assunzioni: priorità al lavoro giovanile

venerdì 21 luglio 2017, di Vittorio Proietti

Il Governo sarebbe a lavoro su una nuova misura per favorire le nuove assunzioni e dare la priorità al lavoro giovanile: l’obiettivo è tagliare del 50% i contributi, così da portare il costo per i datori di lavoro dal 33% al 15, prevedendo un ulteriore 15% successivo.

Il limite di esonero a prescindere dal taglio dei contributi sarebbe di 3 mila euro all’anno e la misura per le nuove assunzioni durerebbe dai due ai 3 anni. Il costo del lavoro è infatti una delle cause principali della disoccupazione giovanile.

Il Ministro Poletti ha infatti richiamato l’attenzione sul nucleo contributivo per i giovani, che va abbassato ma in modo stabile, poiché se la misura a favore del lavoro giovanile non è duratura nel tempo non si riusciranno a superare gli errori della Riforma Fornero.

La misura del taglio del 50% dei contributi dovrà essere inserita nella prossima Legge di Bilancio, ma occorrerà attendere i prossimi mesi per avere dettagli più certi e soprattutto per sapere quali e quante risorse saranno affidate a questa misura da parte del Governo.

Taglio dei contributi per i giovani e pensione minima di garanzia

Il lavoro giovanile in Italia deve essere rilanciato e il taglio dei contributi del 50% potrebbe essere una misura efficace, soprattutto considerando che uno dei motivi ostativi alle assunzioni e all’aumento dei posti di lavoro è proprio l’alto costo cui ogni datore di lavoro deve far fronte per un nuovo contratto.

Tra le misure emerse per il lavoro giovanile vi è anche la pensione di garanzia per i giovani: si tratta di una pensione contributiva minima di 650 euro mensili per chi è in possesso di 20 anni di contribuzione. In particolare i beneficiari sarebbero gli assunti a partire dal 1° gennaio 1996 anche con carriere discontinue.

Secondo il Ministro Poletti, la pensione contributiva di garanzia è una misura da considerare in tempi brevi, poiché affianco alla riduzione dei contributi per le nuove assunzioni e all’annullamento delle penalizzazioni per le donne, le numerose domande del’Ape Social potranno portare a squilibri importanti.

Il Ministro Poletti tra gaffe e proposte

Il Ministro Poletti, malgrado la proposta di ridurre il taglio dei contributi per le nuove assunzioni, ha più volte fatto parlare di sé per motti e commenti sul lavoro giovanile non proprio fortunati.

Non molti mesi fa, proprio ad un incontro con gli studenti dell’Istituto Manfredi Tenari di Bologna, Poletti ha dichiarato quanto il rapporto di lavoro sia più legato alla fiducia che alle competenze, per cui sarebbe più facile trovare lavoro giocando a calcetto che inviando curricula.

Le reazioni non si fecero attendere, soprattutto dal mondo politico, oltre che dai giovani stessi. Il Ministro Poletti non è nuovo a gaffe, eppure la misura di taglio dei contributi proposta potrebbe essere uno strumento efficace per risollevare il mercato del lavoro.

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