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Sciopero aerei Alitalia 23 febbraio: trattative fallite, si va verso la conferma

venerdì 27 gennaio 2017, di Alessandro Cipolla

Sciopero aerei Alitalia 23 febbraio: si farà.

Sono fallite presso il ministero del Lavoro le trattative tra Alitalia e sindacati, con lo sciopero aerei Alitalia del 23 febbraio che sembra ormai inevitabile. La distanza tra le parti è rimasta ampia, con l’accordo di conseguenza che non è stato raggiunto neanche questa volta.

Già il 20 gennaio c’era stata la prima fase della procedura di raffreddamento della vertenza, ma l’esito è stato negativo. Sei giorni dopo dunque ci si è riprovato, ma anche quest’ultimo tentativo di scongiurare lo sciopero aerei Alitalia del 23 febbraio è naufragato.

Quasi sicuramente lo sciopero quindi ci sarà, con la data di giovedì 23 febbraio che è praticamente certa. Una situazione che va ad appesantire la situazione in seno ad Alitalia, che nonostante l’ennesimo cambio ai vertici continua a far registrare importanti passivi.

Non sono pochi quelli che già si domandano quanto ci costerà salvare nuovamente Alitalia. Intanto però c’è il piano di rilancio da dover presentare entro la prossima settimana al governo, che sarà quindi mancante dell’accordo con i sindacati.

Sciopero aerei Alitalia 23 febbraio: saltano le trattative

Per usare un eufemismo si potrebbe dire che le trattative per evitare lo sciopero aerei Alitalia del 23 febbraio non siano mai decollate. Sia nella prima fase del tavolo di mediazione del 20 gennaio, che nella seconda dei giorni scorsi le parti sono sempre rimaste molto distanti.

Al tavolo delle trattative presso il Ministero del Lavoro si sono seduti i vertici operativi di Alitalia assieme ai sindacati. Erano presenti i massimi rappresentanti delle sigle Fit Cisl, Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl Trasporti.

Una disdetta che quindi agita ancora di più le acque intorno Alitalia, con il ministero del Lavoro che non ha potuto far altro che prendere nota del cattivo esito delle trattative, così come si legge dal verbale redatto.

Le parti si sono ampiamente confrontate, ma all’esito dell’incontro il ministero, sentite le parti, ha registrato l’impossibilità di pervenire ad una soluzione conciliativa e le invita a ridurre al minimo i disagi per l’utenza.

Le parole del Ministero quindi fanno capire che lo sciopero degli aerei di Alitalia è ormai inevitabile, con l’invito a ridurre al minimo i disagi che toglie ogni dubbio a riguardo. Anche se ancora manca la conferma, sarà quasi sicuramente giovedì 23 febbraio il giorno dello sciopero.

Sciopero aerei Alitalia 23 febbraio: i motivi della protesta

Al centro della protesta dei lavoratori di Alitalia c’è il piano industriale fatto da Etihad, il socio di maggioranza della compagnia. Nel disegno è previisto il taglio di 1.600 posti di lavoro, ma anche sul nuovo contratto collettivo di lavoro sono molte le titubanze da parte dei dipendenti.

Ora avrà non poche difficoltà l’A.D. di Alitalia Cramer Ball a presentare entro la prossima settimana un nuovo piano di rilancio dell’azienda al governo, dove dovrà essere necessariamente inserito un accordo di massima con i dipendenti.

In caso contrario, il governo non potrà che respingere le richieste di ammortizzatori sociali e di sostegno sulle nuove norme che regolino la continuità territoriale in Calabria e sullo scalo di Linate.

Mentre la compagnia nostrana doveva incassare il no dei sindacati al tavolo delle trattative, Ryanair invece annunciava il suo raddoppio su Malpensa. Anche Alitalia ha provato ad inserirsi nei voli low cost nel 2017, intanto però la compagnia irlandese annuncia un investimento di 1,3 miliardi di euro in Italia per quest’anno.

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