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Alitalia, voli low cost dal 2017? Ecco dove voleremo a prezzo ridotto
venerdì 6 gennaio 2017, di
Alitalia: voli low cost in arrivo nel 2017?
Alitalia sembra essere pronta a una rivoluzione: i voli low cost, sul modello di Ryanair e EasyJet, interesseranno anche la compagnia aerea di bandiera.
I voli low cost Alitalia farebbero parte del piano di sdoppiamento pensato per portare in attivo i conti della compagnia che nel 2016 ha avuto una perdita netta di 450 milioni.
Per risollevare le sorti di Alitalia, quindi, uno degli interventi in programma per il triennio 2017-2020 sarebbe la trasformazione di Alitalia in una low cost. Volare con la compagnia aerea nazionale non sarebbe più così dispendioso, e per fare tratte come Milano-Lamezia Terme o Roma-Palermo gli utenti non dovranno spendere un capitale.
Alitalia come Ryanair, quindi? Quali sarebbero i voli low cost con Alitalia nel 2017? In attesa dell’incontro del cdm Alitalia con il governo per parlare della nuova ristrutturazione dell’azienda, ecco cosa si è detto finora riguardo l’ipotesi Alitalia low cost dal 2017.
Alitalia, rivoluzione: voli low cost in arrivo nel 2017, ecco dove voleremo
Quando Etihad ha acquistato Alitalia aveva promesso una “compagnia a 5 stelle”, e invece potrebbe presto sdoppiarsi e diventare low cost.
Alitalia verrà ridimensionata e divisa in due parti: una (Alitalia 1) si occuperà di voli nazionali ed europei nel breve raggio con aerei più piccoli, l’altra (Alitalia 2) manterrà l’aspetto tradizionale e sarà dedicata ai voli intercontinentali, con jet più grandi.
La sezione low cost di Alitalia sarebbe così simile alle compagnie come Ryanair o Easyjet, con velivoli più piccoli a corridoio unico (cosiddetti narrow body). I voli low cost Alitalia coprirebbero tratte più brevi: dall’Italia si raggiungerebbero gli aeroporti delle città europee su cui vola Alitalia e quelli presenti su territorio nazionale. Se il progetto diventasse realtà avremmo prezzi molto più competitivi e maggior scelta per volare verso mete in Italia e all’estero.
Inizialmente si era parlato dell’ipotesi che i due modelli (Alitalia low cost e Alitalia intercontinentale) sfociassero in due diverse società, ma questa voce è stata smentita.
Alitalia low cost nel 2017: sdoppiamento come salvataggio?
Alitalia perde oltre un milione di euro al giorno e bisogna attuare dei provvedimenti strutturali. Ecco che lo sdoppiamento di Alitalia con l’introduzione dei voli low cost è al centro del nuovo piano industriale 2017-2020 che sta prendendo forma e che è in attesa di riempirsi di dettagli per essere poi approvato in via definitiva.
Per discuterne, in data 9 dennaio 2017 è stato fissato un incontro tra il cdm di Alitalia e il governo proposto da Paolo Gentiloni ma a cui il nuovo premier non parteciperà. Il protagonista del meeting sarà invece Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo economico.
Il confronto con i sindacati si terrà poi l’11 o il 12 gennaio.
Luca Cordero di Montezemolo, presidente della compagnia, starebbe cercando nuovi manager per gestire la svolta di Alitalia verso il modello low cost e nel breve raggio. Infatti, oltre alle evidenti difficoltà economiche, arginate in parte dallo sblocco delle linee di credito di Intesa Sanpaolo e Unicredit, in Alitalia si mette in discussione la permanenza dell’AD Cramer Ball imposto da Ethiad, che detiene il 49% della compagnia.
Alitalia low cost dal 2017: sarà come Ryanair?
Alitalia diventerà una compagnia low cost nel 2017? Probabilmente sì, anche se le modalità, i tempi e il modello di riferimento (Ryanair, Easyjet, Vueling...) per la trasformazione di Alitalia in una compagnia low cost economica per i voli in Europa non sono stati chiariti.
Nel frattempo bisogna trovare una soluzione sostenibile per le migliaia di esuberi previsti dal piano di ristrutturazione. Secondo fonti autorevoli il numero di esuberi arriverebbe a 4.000.
Nel breve periodo dovrebbero essere messi a terra 23 su 98 aerei di medio raggio della flotta Airbus e 20 regionali jet Embraer. Si prevede invece un buon incremento della flotta di lungo raggio ma solo nel caso in cui Alitalia riuscisse a rinegoziare gli accordi con Delta e Air France-Klm per aumentare i voli verso gli Stati Uniti.