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Scadenza Imu 2017: regole, esenzioni e modalità di pagamento
lunedì 20 novembre 2017, di
Scadenza Imu: entro il 18 dicembre 2017 bisognerà effettuare il versamento del saldo delle imposte sulla casa.
In vista della scadenza per pagare il saldo Imu 2017 il Dipartimento delle Finanze ha pubblicato una breve guida sulle regole per il calcolo dell’importo dovuto da parte dei soggetti obbligati.
Di seguito il riepilogo di modalità di pagamento ed esenzioni dal pagamento della seconda rata Imu 2017 che, ricordiamo, cade nella stessa data prevista per il versamento del saldo Tasi.
Si ricorda che come ogni anno, sono due le scadenze Imu previste: la prima riguarda il versamento dell’acconto da pagare entro il 16 giugno mentre la seconda riguarda, appunto, saldo ed eventuale conguaglio.
Di seguito tutte le regole da tenere a mente in vista della scadenza Imu del 18 dicembre 2017, le modalità di pagamento previste, chi sono i soggetti obbligati a pagare l’imposta e quali invece i casi di esenzione.
Scadenza Imu 2017: regole, esenzioni e modalità di pagamento
Per l’anno in corso, la scadenza per il pagamento della seconda rata Imu viene prorogata per legge al 18 dicembre 2017.
Normalmente, infatti, il termine per il versamento del saldo d’imposta e dell’eventuale conguaglio è fissato al 16 del mese di dicembre che tuttavia cadendo di sabato, viene rinviato automaticamente al lunedì successivo.
Si ricorda che per quanto riguarda il calcolo dell’Imu dovuta a titolo di saldo e conguaglio bisognerà prestare particolare attenzione all’aliquota deliberata dal Comune che non dovrà risultare aumentata rispetto a quanto previsto nel 2015.
Aliquote Imu 2017: istruzioni per il calcolo del saldo
Proprio in vista della scadenza per il versamento della seconda rata Imu 2017 e del saldo Tasi, il Dipartimento delle Finanze ha pubblicato un’utile guida riepilogativa.
Al suo interno particolare importanza riveste la parte dedicata all’individuazione delle aliquote da applicare per il calcolo.
In vista della scadenza Imu 2017, si ricorda che il calcolo del saldo che corrisponde dunque alla seconda rata dell’imposta dovrà esser effettuato sulla base delle delibere approvate dal Comune, a condizione che:
- la delibera sia stata adottata entro il 31 marzo 2017;
- la delibera sia stata pubblicata sul sito internet www.finanze.it entro il 28 ottobre 2017;
- l’aliquota fissata per la singola fattispecie impositiva non sia stata aumentata rispetto a quella applicabile nell’anno 2015.
Per maggiori dettagli i lettori possono consultare la breve guida pubblicata dal MEF in vista della scadenza del saldo Imu Tasi 2017 di seguito allegata.
Esenzioni Imu in scadenza il 18 dicembre 2017
Tra i soggetti obbligati a pagare il saldo Imu in scadenza il 18 dicembre 2017 non vi sono i titolari di prima casa.
L’Imu sulla prima casa è dovuta soltanto per gli immobili di lusso qualora rientrino nelle categorie catastali A\1, A\8 e A9.
A titolo di esempio si ricorda che sono in regime di esenzione in quanto equiparate per legge ad abitazione principale:
- unità immobiliari adibite ad abitazione principale di soci assegnatari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa;
- alloggi classificati come sociali ai sensi del decreto del 22 aprile 2008 del Ministero delle infrastrutture;
- casa coniugale assegnata al coniuge dal provvedimento del giudice in caso di separazione o divorzio;
- unità immobiliare in possesso del personale di servizio permanente delle Forze armate o della Polizia, dei Vigili del Fuoco e del personale della carriera prefettizia non concesso in locazione;
- una sola unità immobiliare di proprietà di un cittadino italiano residente all’estero e iscritto all’AIRE solo se già pensionato nel Paese dove risiede e se l’immobile non risulta né locato né utilizzato per un comodato d’uso.
Sono tuttavia ulteriori i casi di immobili sui quali non si paga l’Imu in scadenza al 18 dicembre 2017 e per una lettura approfondita i lettori possono fa riferimento alla guida completa a soggetti obbligati e casi di esenzione.
Imu 2017: modalità di pagamento e sanzioni
Anche per il pagamento della seconda rata dovuta a titolo di saldo Imu 2017 si potrà completare il versamento con modello F24 ordinario o semplificato ovvero con bollettino postale.
Ricordiamo tuttavia che i pagamenti in contanti potranno esser effettuati entro il limite di 2.999,00 euro e pertanto per cifre superiori sarà obbligatorio effettuare il pagamento della seconda rata Imu con sistemi tacciabili.
In vista della scadenza del 18 dicembre 2017 vediamo di seguito una sintesi delle modalità di pagamento.
Per importi inferiori a 2.999,00 euro si potrà utilizzare:
- modello F24 cartaceo in contanti;
- modello F24 ordinario o semplificato attraverso i vari servizi home banking del contribuente;
- modello F24 ordinario o semplificato allo sportello bancario o postale attraverso addebito in conto corrente, assegni, contanti o bancomat.
Per importi pari o superiori a 2.999,00 euro:
- modello F24 ordinario o semplificato attraverso i vari servizi home banking del contribuente;
- modello F24 ordinario o semplificato inviato per mezzo di intermediari abilitati o tramite lo stesso sito dell’Agenzia delle Entrate;
- modello F24 (o bollettino postale) precompilato messo a disposizione dal Comune.
Per il pagamento del saldo Imu 2017 i contribuenti potranno scegliere, in alternativa al modello F24, di effettuare il pagamento anche con bollettino postale, eccezion fatta per l’Imu enti non commerciali, per i quali è prevista come unica modalità di pagamento l’F24 dell’Agenzia delle Entrate.
Per maggiori dettagli i lettori possono far riferimento alla guida al pagamento di saldo e acconto Imu 2017.