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Riforma pensioni: con il cumulo gratuito 100mila pensionati in più nei prossimi 10 anni

martedì 18 ottobre 2016, di Simone Micocci

Riforma delle pensioni, ultime novità: tra le misure previdenziali previste nella Legge di Stabilità 2017 c’è anche quella per il cumulo gratuito dei periodi contributivi.

Si tratta di una manovra molto importante perché, come dichiarato oggi da Il Sole 24 Ore, il cumulo gratuito dei contributi previdenziali non coincidenti potrebbe dischiudere la strada del pensionamento a circa 100mila lavoratori nei prossimi dieci anni.

Quindi, tra le novità sulle pensioni, tra cui c’è l’introduzione dell’Ape Social, quella che permetterà di cumulare gratuitamente tutti i contributi previdenziali non coincidenti maturati in gestioni pensionistiche diverse è senza dubbio una delle più importanti. Infatti, questo sistema è più vantaggioso sia della ricongiunzione che della totalizzazione, e può essere utilizzabile sia per la pensione di vecchiaia che per quella di anzianità.

La riforma delle pensioni va avanti e gli interventi inseriti nel testo della Legge di Stabilità 2017 dovrebbero garantire una maggiore flessibilità. È stato lo stesso segretario alla Presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, a fare chiarezza sulle platee interessate ai nuovi interventi in materia pensionistica, dichiarando che grazie alle novità della Legge di Stabilità 2016 ci saranno circa 25mila precoci che andranno in pensione con 41 anni di contributi, mentre altri 35mila lavoratori andranno in pensione anticipata grazie all’Ape Social.

Per la riforma delle pensioni sono stati stanziati 1,9 miliardi di euro per il 2017, che poi saliranno a 2,5 nel 2018 e ad altri 2,5 nel 2019. Di questi 400 milioni sono destinati all’Ape Social, mentre non sono stati ancora stimati i costi per il cumulo gratuito.

Ma come funziona il cumulo gratuito introdotto con la riforma delle pensioni? Quali e quanti lavoratori ne potranno usufruire per andare in pensione? Ecco tutto quello che c’è da sapere sul cumulo gratuito dei periodi contributivi, previsto nelle misure previdenziali introdotte con la Legge di Stabilità 2017.

Riforma pensioni: come funziona il cumulo gratuito?

Questa misura ripristina una situazione prevista nel 2010, ma cancellata successivamente con il decreto 78. Come potete capire dal nome, grazie a questa novità si potranno cumulare gratuitamente tutti i contributi previdenziali maturati in gestioni diverse, ma anche gli anni di studi universitari. Chi deciderà di riscattare la laurea lo farà non solo per aumentare l’importo del futuro trattamento previdenziale, ma anche per raggiungere più in fretta gli anni necessari per la pensione.

Il cumulo gratuito, quindi, garantirà un calcolo proquota dell’assegno pensionistico sulla base delle regole di ogni diversa gestione, ma bisogna sottolineare come questo non cancella le ricongiunzioni e la totalizzazione. Il cumulo dei contributi, infatti, permetterà ai lavoratori di ricomporre in maniera gratuita il proprio percorso contributivo, così da recuperare in fretta i requisiti necessari sia per la pensione di vecchiaia che per quella di anzianità.

Inoltre, il cumulo riguarderà anche i giovani che hanno cominciato a versare i contributi previdenziali nella gestione separata, per poi passare alla gestione dei lavoratori dipendenti. Senza dimenticare che questa manovra non andrà solamente a vantaggio di chi in passato ha svolto lavori precari, ma anche dei dipendenti pubblici sotto la gestione INPDAP di quelle aziende che successivamente sono state privatizzate (passati ad una gestione INPS).

Al momento, invece, le casse professionali autonome non potranno beneficiare del cumulo gratuito.

Riforma pensioni: i vantaggi del cumulo gratuito

Il Sole 24 Ore si è soffermato sui possibili effetti del cumulo gratuito. Nel dettaglio, grazie alla possibilità di cumulare gratuitamente tutti i contributi previdenziali non coincidenti, nei prossimi 10 anni per circa 100mila contribuenti potrebbero aprirsi le porte della pensione.

Secondo le stime tecniche del giornale, nel 2017 ci saranno 7mila pensionamenti via cumulo, che poi saliranno a 15mila nel 2018 e a 26mila nel 2019. Infine, nel 2026 le uscite arriveranno a 100mila.

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