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Recessione in arrivo: è tempo di vendere tutto e accumulare contante?

sabato 10 giugno 2017, di C. G.

Una nuova recessione è in dirittura d’arrivo per cui sarà meglio iniziare a vendere i propri asset e a risparmiare quanto più contante possibile.

È questo il succo dell’ultima indagine pubblicata qualche giorno fa da Pimco, colosso del risparmio il quale ha previsto arrivare una nuova recessione nel giro di 5 anni. Insomma, nel 2022 la crisi tornerà a farsi sentire più di prima. Ma sarà davvero il caso di preoccuparsi?

Se da un lato la stessa società non ha mancato di sottolineare l’ottimismo e l’euforia dei mercati, causati in particolar modo dall’elezione di Donald Trump (il cosiddetto Trump-rally), dall’altro non ha potuto fare a meno di evidenziare le proprie pessime previsioni: al 70% ci sarà una nuova terribile recessione nel 2022.

L’analisi di Pimco si rivelerà corretta oppure si unirà all’alveo di quelle funeste previsioni che hanno da sempre parlato di crolli mai verificatisi?

Recessione in arrivo: cosa accadrà alle banche centrali

Prima o poi una recessione arriverà e su questo punto gli analisti di Pimco non sembrano nutrire alcun dubbio, ma quando accadrà? Come già accennato, per il 2022 le probabilità di un nuovo crollo sono state stimate al 70%.

Nel caso in cui le previsioni si riveleranno esatte, fanno notare gli analisti, le banche centrali non saranno in grado di far fronte all’emergenza poiché il loro spazio di manovra sarà più ridotto e i margini di intervento saranno più limitati. Quanto ancora sarà possibile tagliare tassi di interesse a livelli già storicamente bassi?

“Bisogna ricordare che nel 2001 la Federal Reserve ha tagliato i tassi di 5 punti percentuali. Nella prossima recessione non avrà più possibilità di tagliare altri 5 punti”,

hanno affermato da Pimco.

Recessione in arrivo: cosa accadrà in Europa

A peggiorare la recessione ci sarà anche l’Europa che secondo Pimco crescerà ad un ritmo dell’1,5% annuo fino al 2022. Il Vecchio continente, però, continuerà a lottare con un onnipresente rischio populista, per ora scongiurato dall’esito delle elezioni francesi e da quello delle elezioni olandesi.

Nessun pericolo invece per l’euro che continuerà a reggere come moneta unica anche in caso di recessione nel giro di cinque anni. Sostanziale stabilità anche per quanto riguarda l’Italia che rimarrà all’interno dell’Eurozona ed escluderà così qualsiasi rischio Italexit.

Recessione in arrivo: cosa accadrà negli USA

Il mix fino ad ora esaminato sarà poi esacerbato anche dalle mosse degli Stati Uniti che potrebbero portare Trump all’abbandono della WTO e alla nascita di nuovi (e confusi) accordi con la Cina in grado di far esplodere la situazione soprattutto dal punto di vista commerciale. Alla luce di tutto questo sarà davvero necessario iniziare a vendere tutto e accumulare una bella dose di liquidità?

Per Pimco questa potrebbe essere davvero la strategia migliore che permetterà, a chi la seguirà, di avere una buona base dalla quale ripartire quando la recessione sarà finita e prenderà il via una nuova fase di mercato.

“Gli investitori dovrebbero utilizzare i rally ciclici dell’economia per costruirsi un gruzzolo di contante da utilizzare poi quando il mercato si corregge e quando i rischi tornano ad essere prezzati”.

Bisognerà soltanto vedere quanto tali previsioni sulla prossima recessione si riveleranno esatte e quanto invece si dovranno scontrare con la realtà.

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