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Stop Tav, M5S e Lega ancora uniti

giovedì 21 febbraio 2019, di Ludovica Ranaldi

Una questione lunga trent’anni è quella relativa la Tav, ma ora la pressione sulla sua realizzazione è sempre più forte. Tuttavia il M5S e la Lega hanno presentato una mozione sulla linea ferroviaria per rivedere l’intero progetto.

La Camera, dunque, ha dovuto votare affinché si decidesse sullo sblocco o il congelamento momentaneo dei lavori sulla Tav. Infatti i due partiti, alla luce dell’analisi sui costi-benefici, hanno ritenuto necessario prendersi del tempo per riesaminarne la fattibilità.

Stop Tav: la Camera decide

Il Movimento 5 Stelle e Lega si sono uniti ancora una volta per portare avanti la battaglia sulla Tav. In particolare sono rimasti allarmati dagli scontri generati dall’analisi costi-benefici e in virtù di ciò hanno ritenuto opportuno procedere con una mozione sulla linea Torino-Lione per comprenderne la fattibilità.

La Camera si è espressa positivamente sul congelamento del progetto con 261 a favore, 136 contrari e 2 astenuti. A questo punto il governo dovrà rivedere l’intero progetto sulla base dei riscontri sui costi-benefici, ma anche sugli accordi Italia-Francia.

La decisione è stata presa nell’ottica di continuare la collaborazione con la Francia. Infatti è stato firmato, da ambo le parti, un documento indirizzato al soggetto attuatore Telt, che attesta la posticipazione dei bandi di gara.

Alle critiche il M5S risponde che si tratta di una scelta di buonsenso, per investire meglio i soldi dei cittadini non buttandoli al vento. L’analisi dei costi benefici serve proprio per comprendere la fattibilità di un progetto ed è quello che intendono fare con lo scopo di arrivare a un verdetto che migliori la vita degli italiani.

Tav, processo Salvini: malizia degli oppositori

L’ok della Camera non è stata accettata con favore da parte di chi, invece, caldeggiava il proseguimento del progetto per giungere finalmente alla costruzione definitiva della linea ferroviaria Torino-Lione.

Nel Partito Democratico c’è chi avverte uno scambio di favori nell’alleanza M5S-Lega. Salta all’occhio che la decisione sia stata presa a poche ore dal salvataggio di Salvini, dunque quest’ultimo, riconoscente, si sarebbe espresso a favore del congelamento della Tav e della presidenza Inps di Pasquale Tridico. Come evidenziato da Andrea Marcucci su Twitter.

Francesco Lollobrigida, di Fratelli d’Italia, sostiene con forza che con la scelta del congelamento, M5S e Lega privano il paese del futuro che la linea ferroviaria donerebbe in termini di innovazione, di posti di lavoro, di competitività.

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