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Migranti, Ue tira le orecchie all’Italia: “Mostri solidarietà”

martedì 8 gennaio 2019, di Marco Ciotola

“Gli stati devono mostrare solidarietà”.

Questo il monito in arrivo dalla Commissione europea, che tira le orecchie all’Italia e agli altri Paesi coinvolti nel tira e molla originato dal salvataggio di 49 migranti da parte delle imbarcazioni Sea Watch e Sea Eye.

Ferme a largo di Malta da diversi giorni, le navi non trovano ancora nessuna accoglienza dai porti europei, e anche la recente apertura del vicepremier Di Maio ha finito per scontrarsi con la forte presa di posizione di Salvini - “sui migranti decido io” - e la critica in arrivo da Malta, con il ministro degli Interni di La Valletta, Michael Farrugia, che ha chiesto di evitare di far ricorso a simili dichiarazioni ad effetto appellandosi alla “solidarietà europea”, e fare qualcosa di più concreto.

Disponibilità in arrivo negli ultimi minuti solo dalla Germania, che si è detta pronta ad accogliere almeno 50 dei 249 migranti che Malta ha chiesto di trasferire al fine di poter accogliere le imbarcazioni delle Ong.

Ieri la stessa Commissione aveva discusso a lungo della questione sbarchi, concludendo che i rapporti con gli stati membri andranno ad intensificarsi, e invitando tutti i Paesi coinvolti a mostrare solidarietà concreta, accogliendo al più presto i migranti “senza ulteriore ritardo”:

“Sono in corso discussioni costruttive [...] Alcuni Stati hanno espresso la volontà di contribuire a questo sforzo comune e ora continuano i contatti”.

La replica di Salvini: “Nessuna complicità con scafisti”

Ma è apparsa ancora una volta inamovibile la posizione di Matteo Salvini, che ha accolto il monito europeo sottolineando la sua volontà di diminuire sempre di più gli sbarchi.

Il ministro dell’Interno, che aveva già bacchettato lo stesso Di Maio e la sua paventata voglia di dare una lezione all’Europa, ha specificato che il governo gialloverde non mostrerà nessuna complicità con “scafisti e i trafficanti”:

“Lavoriamo per ridurre sempre di più gli sbarchi, agevolare gli arrivi via aereo di chi scappa davvero dalla guerra con i corridoi umanitari e moltiplicare le espulsioni”.

In evidenza, fino ad oggi, un netto 453 a 0 nel confronto 2018-2019 per quel che riguarda i migranti che hanno trovato accoglienza presso porti del Belpaese nei primi 8 giorni di gennaio.

Di Salvini resta la posizione, più volte rimarcata, che mira a evidenziare un’Italia che “ha già dato”:

“Una nave tedesca e una nave olandese, in acque maltesi. Ma ad accogliere dovrebbe essere ancora una volta l’Italia. La nostra Italia che ha già accolto quasi un milione di persone negli ultimi anni [...] Possiamo inviare a bordo medicine, cibo e vestiti, ma basta ricatti. Meno partenze, meno morti. Io non cambio idea”.

Intanto la situazione dei 49 migranti sulle imbarcazioni ferme a largo di Malta è sempre più attenzionata a livello europeo e internazionale. Proprio oggi sono arrivate diverse rassicurazioni sullo stato di salute delle persone a bordo, a cui sono arrivate nuove scorte di viveri.

Ma - sottolinea in un tweet Sea Watch - “attendiamo ancora che l’Ue trovi una soluzione”. Duro invece il commento di Gorden Isler, dirigente di Sea Eye, che definisce “vergognoso” il fatto che “si tratti sulle singole persone”:

“Si ha l’impressione di un tavolo di poker sui destini della gente”.

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