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Il governo valuta il commissariamento di Inps e Inail
venerdì 4 gennaio 2019, di
Fonti qualificate indicano l’ipotesi, da parte del governo Lega-Movimento 5 Stelle, di un commissariamento degli enti statali Inps e Inail.
Se ciò fosse vero, lo scopo sarebbe riportare le lancette indietro al 2010, quando il board degli enti era costituito da consigli d’amministrazione di 4 e 6 membri. I quali furono sostituiti dall’ultimo governo Berlusconi con due presidenti factotum. Nella fattispecie si tratta di Tito Boeri e Massimo De Felice, i cui mandati scadranno rispettivamente a febbraio 2019 e a novembre 2020.
La strategia sarebbero quindi di commissariare gli enti per decreto, in attesa delle nomine dei nuovi Cda. È l’agenzia Ansa a rivelare la soluzione del Governo, che sarà introdotta nel decreto legge che incorpora le due misure cardine dell’esecutivo, Quota 100 e reddito di cittadinanza.
La nuova governance dovrebbe prevedere un consiglio di amministrazione composto da quattro consiglieri e dal presidente. La riforma arriva in Consiglio dei Ministri il prossimo 14 gennaio.
Abolire la Fornero, a tutti i costi
Sin dall’insediamento del Governo del cambiamento, Boeri ha rilasciato spesso dichiarazioni contrarie alle stime ottimistiche sul decreto Dignità. Ma in particolare il presidente dell’istituto pensionistico ha più volte messo in guardia dagli effetti dell’abolizione della legge Fornero, al cui posto arriverà il sistema Quota 100. Il quale è fortemente voluto sia dai grillini che dagli alleati leghisti.
Per Boeri grave sarebbe l’impatto sul debito implicito, ovvero le mancate entrate derivanti dalla possibilità di andare prima in pensione. Quota 100, ha detto Boeri, rischia di provocare un impatto irrevocabile.