Generali e l’impatto della tassa extraprofitti. Comprare o vendere?

Claudia Cervi

14 Agosto 2023 - 08:15

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Generali soffre del disagio causato dal governo con l’introduzione della tassa sugli extraprofitti. Cosa fare in Borsa? Valutiamo una strategia con i Turbo Certificates di BNP Paribas.

Generali e l'impatto della tassa extraprofitti. Comprare o vendere?

Cresce del 60% l’utile del Gruppo assicurativo Generali nei primi sei mesi del 2023, ma emergono timori sugli effetti della nuova tassa sugli extraprofitti. La compagnia del Leone ha registrato premi lordi in aumento del 3,6%, raggiungendo 42,2 miliardi di euro, trainati dalla crescita nel settore Danni (+10,6%) e da un significativo incremento del risultato operativo, che ha superato i 3,7 miliardi di euro (+28%). Il combined ratio, un indicatore chiave di efficienza, è migliorato al 91,6%, evidenziando un calo del 5,4% rispetto al giugno 2022.

Philippe Donnet, CEO di Generali, ha sottolineato il successo dei risultati come un riflesso dell’efficacia della strategia aziendale «Lifetime Partner 24: Driving Growth». Ha evidenziato la maggiore redditività, diversificazione, resilienza e stabilità finanziaria del gruppo. L’utile netto è aumentato notevolmente a 2,3 miliardi di euro (+60%), mentre i profitti netti sono saliti a 2,24 miliardi, rispetto agli 864 milioni del primo semestre del 2022. L’utile per azione ha raggiunto 1,51 euro, registrando un incremento del 62% rispetto all’anno precedente.

Il rafforzamento della posizione patrimoniale di Generali è evidente dal Solvency Ratio, che è passato al 228% rispetto al 221% dell’anno precedente, grazie alla robusta generazione di capitale. Nel dettaglio, il settore Danni ha sperimentato una crescita notevole dell’85%, raggiungendo 1,85 miliardi di euro, mentre il settore Vita ha registrato una leggera contrazione del 3,5%, attestandosi a 1,18 miliardi di euro.

In questo contesto di successi aziendali, emerge la sfida rappresentata dall’introduzione della nuova tassa sugli extraprofitti. Cristiano Borean, CFO di Generali, ha comunicato che Banca Generali affronterà un onere fiscale di poco meno di 20 milioni di euro, mentre per il Gruppo Generali l’importo sarà di poco meno di 10 milioni. Questi calcoli si basano sull’applicazione massima dell’0,1% sugli asset totali. Questa nuova imposta rappresenta una variabile significativa nel quadro finanziario dell’azienda, mentre Generali continua a mantenere una base finanziaria solida e ad aspirare a piani di crescita ambiziosi.

Prima di vedere la nuova strategia con un Turbo Unlimited Certificates di BNP Paribas, analizziamo i livelli di supporto e resistenza secondo l’analisi tecnica.

Analisi tecnica Generali: strategie operative

Generali è scesa dopo i risultati finanziari del primo semestre, nonostante i dati positivi. La tassa sugli extraprofitti ha offuscato gli eccellenti risultati spingendo i corsi sul supporto dinamico offerto dalla trend line che sale dai minimi di marzo, a quota 18,30. La tenuta di questo riferimento, e a maggior ragione del supporto immediatamente successivo a circa 18 euro (EMA a 200 giorni), potrebbero offrire una valida sponda per tentare un rimbalzo. Solo il ritorno perentorio sopra quota 19-19,20 potrà fornire validi segnali per credere in una evoluzione positiva duratura. Sotto 18 euro rischio di affondo a 17,50 circa.

Grafico giornaliero azioni Generali Grafico giornaliero azioni Generali Fonte TeleTrader

Generali, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader

Sintetizziamo di seguito i livelli da monitorare per la nostra strategia:

Trigger: livelli attuali
Primo target: 19 euro
Secondo target: 19,20 euro
Stop loss: 18 euro

Generali: strategia long con i Turbo Unlimited Long Certificate di Bnp Paribas

Nell’ipotesi di una strategia «long» su Generali interveniamo sui livelli attuali per target a 19 e 19,20 euro, con stop loss localizzato a 18 euro.

Per questa strategia, si adatta il certificato Turbo Long di Bnp Paribas con ISIN NLBNPIT1J8I8 e leva 4,76.

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