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Elezioni Germania 2017: Afd a picco, è già svanito l’effetto della populista Frauke Petry?
giovedì 30 marzo 2017, di
Elezioni Germania 2017: gli ultimi sondaggi politici evidenziano un crollo del partito populista Afd, con la sua leader Frauke Petry che durante l’ultimo congresso del partito in Sassonia non riesce a trattenere le lacrime dopo gli attacchi interni ricevuti.
Le critiche e le polemiche in politica sono all’ordine del giorno, ma il fuoco amico fa sempre più male. Questo con ogni probabilità è quello che ha pensato Frauke Petry, la candidata dell’Afd alle prossime elezioni in Germania quando è scoppiata in lacrime a seguito dei feroci attacchi interni ricevuti.
La grande ascesa del partito populista Alternative Fuer Deutschland in Germania, aveva creato più di una preoccupazione in Europa in vista delle elezioni in programma il prossimo 24 settembre.
Adesso invece l’effetto-Petry sembrerebbe essere svanito, con i populisti in forte calo mentre la scesa in campo di Martin Schulz ha ridato slancio al Spd, che ora nei sondaggi tallona da vicino il partito della cancelliera Angela Merkel.
Elezioni Germania 2017: le lacrime della Petry
Quando a cavallo tra il 2015 e il 2016 l’Afd arrivò a raggiungere anche il 25% in alcune elezioni regionali, non solo la Germania ma tutta l’Europa si allarmò per l’avanzata di questo partito marcatamente populista e di destra.
Era il periodo quello della grande emergenza dei migranti, con il milione di profughi che arrivavano dalla Siria e dagli altri paesi coinvolti dai conflitti scaturiti dall’avanzata dello Stato Islamico dell’Isis.
Terreno fertile per Frauke Petry, che cavalcando l’emergenza riuscì in breve tempo a far sempre più breccia nell’elettorato tedesco. Una avanzata quella dell’Afd che sembrava ricalcare le orme di quella di Marine Le Pen in Francia.
Sarebbe un guaio non da poco se in Germania, che da sempre è l’autentico perno sul quale si basa l’Unione Europea, dovesse salire al potere un partito apertamente anti europeista. Dopo la Brexit, una evenienza del genere segnerebbe la fine dell’Europa.
Se a settembre l’Afd veniva attestata intorno al 15%, gli ultimi sondaggi invece darebbero il partito al 7%, quasi al limite della soglia di sbarramento del 5% necessaria da raggiungere per poter accedere al Bundestag.
Un crollo che ha di fatto aumentato i dissidi interni. Durante il congresso dell’Afd in Sassonia, Frauke Petry è stata duramente attaccata da alcuni colleghi di partito che chiedevano alla loro candidata alla cancelleria di imprimere una svolta maggiormente nazionalista.
Sono volate parole dure con la Petry, che è al sesto mese di gravidanza del suo quinto figlio, che non ha retto alla tensione lasciandosi andare a delle lacrime che hanno un po’ rotto quell’immagine della leader tutta d’un pezzo.
Un episodio quello avvenuto in Sassonia che sintetizza al meglio lo stato attuale dell’Afd, passato dal possibile ruolo da protagonista nella politica tedesca a quello di comparsa, con i grandi partiti come Cdu e Spd che si giocheranno con ogni probabilità la vittoria alle elezioni del 24 settembre.
Elezioni Germania 2017: gli ultimi sondaggi
In attesa di sapere come andrà a finire in Francia, Bruxelles può tirare un bel sospiro di sollievo alla notizia del crollo nei sondaggi dell’Afd, che fino a qualche mese fa sembrava poter seriamente minacciare la tenuta dell’Unione.
Ridimensionati i populisti, i fari per le elezioni in Germania del prossimo 24 settembre tornano ad essere tutti sui due grandi avversari: la cancelliera Angela Merkel e l’ex presidente del Parlamento europeo Martin Schulz.
Dopo anni di grande crisi identitaria, i socialisti tedeschi hanno trovato vigore e un nuovo slancio nella candidatura di Martin Schulz, da noi famoso soprattutto per le censurabili parole che gli rivolse Silvio Berlusconi durante una seduta a Bruxelles.
I forti temi sociali sui quali punta molto Schulz in questa campagna elettorale hanno fatto riconquistare quei voti che avevano preso la deriva populista, con il Spd che nell’ultimo sondaggio riguardante le elezioni in Germania viene dato molto vicino al partito della Merkel.
- Cdu/Sdu 34%
- Spd 32%
- Die Linke 8%
- Afd 7%
- Verdi 7%
- Fdp 6%
Questi al momento sarebbero i partiti in Germania sopra la soglia di sbarramento secondo il sondaggio. Il Cdu della Merkel è quindi ancora in testa, ma non sarà facile per la cancelliera poter ottenere il quarto mandato consecutivo.
Se dovesse avvenire il sorpasso del Spd ai danni del Cdu, allora Schultz potrebbe governare con un’alleanza che comprenderebbe il partito di sinistra Die Linke e i Verdi, oppure in una grossa coalizione assieme proprio alla Merkel però a guida socialista.
Sia la Merkel che Schultz sono comunque due europeisti convinti, con il ridimensionamento dell’Afd che fa felice Bruxelles, anche se i pericoli maggiori potrebbero venire non solo dalla Francia ma anche dalla nostra Italia.