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Controllo stradale alla Polizia Penitenziaria: un’occasione mancata
lunedì 22 maggio 2017, di
La Polizia Penitenziaria può svolgere tutte le funzioni di polizia giudiziaria, tra cui il controllo stradale solitamente affidato agli altri corpi, anche se trasporta un detenuto. Le competenze del corpo, però, sono altamente sottovalutate dalla PA e dagli uffici superiori delle Forze Armate.
A fare la differenza tra la Polizia Penitenziaria e i restanti corpi, ad esempio, è la competenza territoriale, che rende la Pol Pen in grado di esercitare controlli in tutto il territorio italiano e non soltanto all’interno della regione di competenza.
La verifica delle violazioni del Codice della Strada anche da parte della Polizia Penitenziaria potrebbe garantire una maggiore sicurezza per tutti gli utenti, ma non sembra esserci la volontà ad incentivare questo servizio aggiuntivo.
Vediamo quali sono le competenze della Polizia Penitenziaria e quali sarebbero i vantaggi nell’impiego del controllo stradale anche da parte della Pol Pen.
La Polizia Penitenziaria: competenze e mansioni degli agenti
La Polizia Penitenziaria all’interno delle Forze Armate può vantare moltissime competenze specifiche, oltre a possedere tutte le peculiarità della polizia giudiziaria. La Legge 395/1990 presenta con assoluta precisione i doveri e le mansioni del corpo.
Il primo è certamente assicurare l’esecuzione delle misure privative di libertà dei detenuti, quindi garantire che venga rispettato l’ordine all’interno degli istituti carcerari. Inoltre, la Polizia Penitenziaria svolge i servizi di traduzione per i detenuti stranieri e partecipa alle attività di rieducazione.
In un recente articolo in cui si temeva per la chiusura delle Centrali Operative Regionali, si è avuto modo di illustrare i compiti operativi della Polizia Penitenziaria, che ammettono anche collaborazione con le altre Forze di Polizia nelle investigazioni.
Il controllo della strada alla Polizia Penitenziaria
L’attività di controllo del Codice della Strada da parte della Polizia Penitenziaria viene svolto e permette non soltanto di incrementare il livello di sicurezza dei cittadini, ma anche di incassare i proventi delle sanzioni per la PA.
Si stima che per il solo 2016 l’attività di controllo stradale applicato dalla Pol Pen abbia generato circa 600 mila euro nelle casse dello Stato. Eppure sembra che per errori di calcolo e piccole imprecisioni, la Polizia Penitenziaria sia stata scoraggiata ad eseguire queste attività.
Negli anni a venire l’attività della Polizia Penitenziaria nel controllo stradale potrebbe aumentare gli introiti della PA, garantendo una maggiore sicurezza per gli utenti e maggiori fondi da impiegare.
Tuttavia, occorrerebbe che una sigla sindacale si occupasse della proposta e portasse avanti questo obiettivo per poter contare su dei risultati.