Nuovo fondo perduto fino a 22mila euro: a chi spetta e come fare domanda

Antonella Ciaccia

16/05/2022

16/05/2022 - 12:54

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Domande al via per il Bonus export digitale. Stanziate risorse pari a 30 milioni di euro per sviluppare l’attività di esportazione e di internazionalizzazione. A chi spetta, quali requisiti e scadenze

Nuovo fondo perduto fino a 22mila euro: a chi spetta e come fare domanda

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale (MAECI) e l’Agenzia ICE affidano ad Invitalia l’esecuzione di una misura a sostegno dei processi di digitalizzazione delle Piccole e Medie Imprese.

Si tratta di un programma di sostegno della Farnesina a favore delle microimprese Italiane; con l’apertura dei termini per la registrazione di fornitori e beneficiari al Programma “Bonus per l’export digitale”, con un budget di 30 milioni di euro, verranno sostenute le spese delle microimprese per dotarsi di servizi e prodotti digitali funzionali all’aumento dell’export italiano.

Per usufruire del programma è prevista l’istituzione dell’elenco delle società fornitrici abilitate a fornire le prestazioni e i servizi oggetto dell’agevolazione.

Potranno richiedere l’iscrizione all’elenco, le società competenti in processi di sviluppo d’impresa e di digital transformation per l’export, che hanno fornito servizi o prestazioni, relativi ad una o più delle spese ammissibili, per un ammontare di almeno 200.000 € negli ultimi tre anni.

Da oggi 16 maggio si è avviata l’apertura dello sportello per l’invio della domanda ma segnaliamo che è già in corso la fase di compilazione. La trasmissione delle richieste è consentita esclusivamente attraverso il portale Invitalia PA Digitale ed il termine ultimo è previsto per il 15 luglio 2022 anche se, molto probabilmente, le risorse si esauriranno prima.

Dunque, non bisogna esitare. Vediamo insieme come accedere al bonus export digitale, quali sono le imprese ammesse e la procedura per la presentazione della domanda.

Bonus export digitale: cos’è e come funziona

La Convenzione MAECI-ICE per la promozione straordinaria del Made in Italy, prevede il sostegno ai processi di digitalizzazione delle PMI al fine di metterle in condizioni di avviare o consolidare le attività di export e di internazionalizzazione nell’ambito della strategia delineata dal Patto per l’Export.

L’intervento disciplina la concessione e l’erogazione di contributi, in forma di bonus, quindi un contributo a fondo perduto.

Il bonus finanzia le spese per l’acquisizione di soluzioni digitali per l’export, fornite da imprese iscritte nell’elenco delle società abilitate.

Le prestazioni puntano a sostenere i processi di internazionalizzazione attraverso:

  • realizzazione di sistemi di e-commerce verso l’estero, siti e/o app mobile;
  • realizzazione di sistemi di e-commerce che prevedono l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web;
  • realizzazione di servizi accessori all’e-commerce;
  • realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale;
  • digital marketing finalizzato a sviluppare attività di internazionalizzazione;
  • servizi di CMS (Content Management System);
  • iscrizione e/o abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità e spese di content marketing;
  • servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano;
  • upgrade delle dotazioni di hardware necessarie alla realizzazione dei servizi sopra elencati.

Sono inammissibili spese per acquisti generici di hardware, costi per imposte e tasse o registrazione della proprietà intellettuale, spese legali e notarili e tutte quelle ordinarie per attività amministrative o aziendali.

Logicamente le spese andranno effettuate successivamente alla data di presentazione della domanda di contributo, e dovranno essere in formato elettronico.

Gli importi del nuovo contributo a fondo perduto

Le risorse destinate al finanziamento dell’intervento ammontano complessivamente a euro 30.000.000,00.

Il contributo è concesso in regime de minimis per i seguenti importi:

  • 4.000 euro alle microimprese a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 5.000 euro;
  • 22.500 euro alle reti e consorzi a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 25.000 euro;

Il contributo è erogato in unica soluzione a seguito di rendicontazione delle spese sostenute presso società fornitrici iscritte all’elenco dedicato.

A chi spetta il nuovo bonus

Il contributo è rivolto alle microimprese manifatturiere con sede in Italia, anche costituite in forma di reti o consorzi.

Nello specifico:

  • Microimpresa: impresa con un numero di dipendenti inferiore a 10 e con un fatturato o totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di €;
  • Impresa manifatturiera: impresa con codice ATECO Primario compreso tra i codici 10.00.00 e 33;
  • Reti: soggetti di cui al comma 2 dell’articolo 45 del decreto-legge n. 83 del 22 giugno 2012;
  • Consorzi: soggetti costituiti nella forma di consorzio, ai sensi degli articoli 2602 e 2612 e seguenti del Codice civile, aventi per oggetto la diffusione internazionale dei prodotti delle mPMI.

I beneficiari potranno procedere agli acquisti pianificati e riceveranno il contributo richiesto, a fronte della presentazione della documentazione di spesa.

Sono escluse le microimprese sottoposte a procedure concorsuali o che versino in condizioni particolari – come fallimento, liquidazione et similia, o soggette a sanzioni disciplinari. Resta sempre valido il principio de minimis nel cumulo dei benefici richiedibili.

Come fare domanda: istruzioni e scadenza

Sono previsti diversi tempi. In primis, la domanda va compilata, poi andrà presentata e, qualora la valutazione risultasse positiva, si può procedere con la richiesta di erogazione del contributo.

Come detto, la domanda deve essere presentata tassativamente online tramite la procedura informatica disponibile sul sito di Invitalia.

Per la presentazione della domanda sono previste due fasi e termini diversi:

  • compilazione della domanda dal 10 maggio al 15 luglio 2022;
  • presentazione della domanda dal 16 maggio al 15 luglio 2022 salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse stanziate, pari a 30 milioni di euro.

Per richiedere le agevolazioni è necessario essere in possesso di:

  • SPID;
  • Casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva;
  • Firma digitale.

Ciascuna microimpresa – singolarmente o tramite una rete o un consorzio – può presentare una sola richiesta di contributo.

Il Soggetto Gestore cioè Invitalia, valuterà le domande in ordine cronologico di arrivo (procedura a sportello), entro i limiti delle risorse disponibili. La priorità, comunque, verrà data alle microimprese partecipanti (anche in passato) a programmi governativi finalizzati all’inserimento in piattaforme di E-Commerce internazionali o programmi per la transizione digitale delle aziende esportatrici.

Tempi per l’erogazione del fondo perduto

Secondo quanto previsto nel bando, le tempistiche per l’erogazione sono abbastanza celeri, ovvero entro 90 giorni dalla presentazione della richiesta, qualora la documentazione risulti regolare e i requisiti del beneficiario siano ammissibili.

All’articolo 9 rubricato (Erogazione dei contributi) è sancito che:

Entro 90 giorni dalla presentazione della richiesta di erogazione completa della documentazione richiesta ovvero i maggiori termini correlati alla necessità di acquisire chiarimenti e/o integrazioni documentali Invitalia provvede a:

a) verificare la regolarità e la completezza della documentazione presentata;
b) accertare il rispetto dei requisiti di ammissibilità del soggetto beneficiario;
c) erogare al soggetto beneficiario, sia esso microimpresa, rete o consorzio, il contributo.

Non è in ogni caso erogabile alcun contributo a fronte di spese ammesse di importo inferiore a euro 5.000,00 (cinquemila/00) per le microimprese e a euro 25.000,00 (venticinquemila/00) per le reti o i consorzi.

Invitalia può effettuare in qualunque fase del procedimento ispezioni e controlli sui soggetti beneficiari e sui fornitori di cui all’articolo 7, volti alla verifica del rispetto delle disposizioni del presente accordo e del provvedimento di cui all’articolo 12.

Riportiamo di seguito la Delibera del Direttore Generale di ICE/Agenzia n. 21/21 del 25 novembre 2021 che prevede tutte le fasi per la presentazione e l’accesso al bando.

Bando bonus digitale
Clicca qui per scaricare il bando

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