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Caso Battisti, Garante delle carceri contro Bonafede: “Tolga quel video”
mercoledì 16 gennaio 2019, di
“Confido che si provvederà a rimuovere il video”.
A dichiararlo, con riferimento al filmato che celebra l’arresto e il trasporto in Italia di Cesare Battisti, è stato Mauro Palma, Garante dei detenuti.
Evidenziando il fatto che il videoclip si trova anche sulla rivista online ministeriale, oltre che sulla pagina Facebook di Alfonso Bonafede, Palma ha chiesto che i quasi 4 minuti montati in sequenza rapida - con tanto di colonna sonora epica volta a restituire emozionalmente quella che lo stesso ministro della Giustizia definisce “una giornata che difficilmente dimenticheremo” - vengano al più presto rimossi.
Il video infatti - spiega il Garante - rafforza quel “riferimento al marcire in galera” che Matteo Salvini ha rimarcato nelle ore immediatamente successive alla cattura di Battisti in Bolivia:
“Frasi e immagini che puntano ad acquisire consenso attraverso un linguaggio estraneo a quello del Costituente, finiscono per consolidare una cultura di disgregazione sociale”.
Caso Battisti, Garante delle Carceri contro Bonafede: “Tolga quel video”
L’intervento del Garante dei detenuti giunge a coronamento di una lunga serie di commenti di disapprovazione che hanno investito Bonafede dopo la pubblicazione del video, secondo molti un’evitabile “passerella politica”.
Ma oltre alla passerella, come sottolineato da decine di utenti a commento del video, c’è un’inaccettabile mancanza di rispetto nei confronti di una persona privata della sua libertà.
Mauro Palma, Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà, ha affermato di aver atteso prima di intervenire, per cercare di chiedere agli stessi vertici di governo di ripristinare “un atteggiamento sobrio sul piano istituzionale e su quello della comunicazione”.
Nota che si è estesa anche alle espressioni post cattura del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che si è riferito a Cesare Battisti parlando di “codardo” e augurandogli di “marcire in galera”.
Parole queste che secondo Palma appaiono nettamente in contrasto con la nostra costituzione:
“Il Garante confida - sulla base della più volte affermata volontà del ministro della Giustizia del pieno rispetto della dignità di ogni persona - che si provvederà a rimuovere tali video; d’altro canto ritiene suo compito ricordare che epiteti, frasi e immagini che puntano ad acquisire consenso attraverso il ricorso a un linguaggio del tutto estraneo a quello del Costituente.”