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Casero: “aumentare l’Ires al 28% e via l’Irap”
domenica 9 luglio 2017, di
La discussione sulla flat tax si fa sempre più intensa e diverse sono le proposte in campo da parte dei vari schieramenti politici.
L’ultima in ordine di tempo è quella del viceministro all’Economia, Luigi Casero, che propone di aumentare l’aliquota Ires sulle società per finanziare l’abolizione dell’Irap.
In sostanza, secondo Casero, occorre procedere in due fasi:
- nella prima occorre garantire allo Stato invarianza di gettito, consentendo tuttavia un primo risparmio dovuto alla riduzione degli oneri amministrativi;
- nella seconda fase occorre lavorare per trovare le risorse finanziarie necessarie per lavorare ad un nuovo abbattimento dell’aliquota Ires.
Un processo quindi complesso ma non impossibile secondo il viceministro.
Ecco le dichiarazioni di Casero:
“Con la cancellazione del costo del lavoro dalla base imponibile Irap, ormai pienamente operativa dall’anno d’imposta 2015, l’imposta regionale sulle attività produttive rappresenta a tutti gli effetti un’addizionale all’Imposta sul reddito delle società. Oggi nell’imponibile Irap è rimasta una quota residuale del costo del lavoro per il soli lavoratori a tempo determinato e gli interessi passivi e proprio per questo ci sarebbero le condizioni per arrivare a introdurre una sola tassa sulle imprese. Anche gradualmente e per step successivi, soprattutto per rispettare il vincolo dei saldi di finanza pubblica. Si potrebbe dunque partire con una flat tax sulle attività produttive con un’aliquota iniziale tra il 27 e il 28% per poi farla decrescere nel tempo salvaguardando sempre i saldi.”
La tassazione Ires ed Irap attualmente in vigore
Attualmente il reddito prodotto dalle società è soggetto al 24% di Ires ed al 3,90% di Irap. Considerando tuttavia le diverse norme relative alla determinazione della base imponibile ed alle riprese fiscali (percentuali parziali di deducibilità, agevolazioni, ecc.) è davvero molto complesso pensare ad un’armonizzazione del sistema di tassazione con imposta unica.
Tuttavia, se ben impostato, potrebbe rivelarsi una buona proposta per la semplificazione del sistema. Ovviamente rispettando il proposito iniziale ovvero quello di garantire un percorso che nel corso di un periodo prestabilito punti all’obiettivo di ridurre l’enorme tax rate sulle imprese.
Semplificare il sistema e ridurre il contenzioso
In linea generale, Casero pone anche due questioni di carattere prospettico.
La prima è legata alla necessità di semplificare il sistema fiscale con la riduzione delle imposte e degli adempimenti necessari alle imprese per essere in regola con il fisco.
La seconda è quella di ridurre il contenzioso fiscale legato all’Irap, una costante da vent’anni a questa parte, ovvero dal 1998 (anno di entrata in vigore dell’imposta regionale sulle attività produttive). Soltanto lo scorso anno si sono registrati 12.300 ricorsi presso le CTP di cui circa il 15% legate alla questione dell’autonoma organizzazione.