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Bonus mobili 2017: per quali lavori di ristrutturazione è riconosciuto?

martedì 13 giugno 2017, di Anna Maria D’Andrea

Bonus mobili 2017, la detrazione per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici può essere richiesta soltanto in caso di lavori di ristrutturazione edilizia.

Di seguito vedremo caso per caso quali sono gli interventi di ristrutturazione che danno diritto al bonus mobili 2017, riassumendo anche tutti i casi in cui al contrario non è possibile richiederlo.

Il bonus mobili 2017 consente di portare in detrazione fiscale il 50% dell’Irpef per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici, entro il limite di spesa di 10.000 euro.

Non è possibile beneficiare del bonus mobili 2017 senza ristrutturazione; si tratta di una possibilità rivolta esclusivamente alle giovani coppie che in caso di spesa fino a 16.000 euro a seguito dell’acquisto della prima casa hanno accesso alla detrazione del 50%.

La domanda che in molti si pongono è quali sono i lavori di ristrutturazione che danno diritto al bonus mobili 2017; l’Agenzia delle Entrate, con la guida aggiornata con le ultime novità, ha fornito alcuni chiarimenti. Di seguito tutte le informazioni utili.

Bonus mobili 2017: per quali lavori di ristrutturazione è riconosciuto?

Il bonus mobili 2017 può essere richiesto nel caso di lavori di ristrutturazione avviati a partire dal 1° gennaio 2016 ai quali è seguito l’acquisto di arredi o elettrodomestici.

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente specificato che non si può richiedere il bonus mobili senza ristrutturazione e ha, invece, fornito un elenco di interventi che danno diritto alla detrazione.

I lavori di ristrutturazione che danno diritto al bonus mobili nel 2017 sono quelli di:

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti;
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Facciamo di seguito qualche esempio pratico su quali lavori di ristrutturazione danno diritto al bonus mobili 2017.

Bonus mobili 2017: lavori di ristrutturazione per manutenzione straordinaria

I lavori di manutenzione straordinaria e ristrutturazione che danno diritto al bonus mobili 2017 sono, ad esempio:

  • installazione di ascensori e scale di sicurezza;
  • realizzazione dei servizi igienici;
  • rifacimento di scale e rampe;
  • modifica della facciata;
  • realizzazione di una mansarda o di un balcone;
  • apertura di nuove porte e finestre;
  • costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.

Ricordiamo che per aver diritto alla detrazione per l’acquisto di mobili a seguito di lavori di ristrutturazione è necessario che i lavori elencati precedentemente siano avviati in data antecedente all’acquisto degli arredi o elettrodomestici.

Bonus mobili 2017: esempi di lavori di ristrutturazione compatibili

Per fare alcuni esempi pratici, la detrazione del bonus mobili 2017 è riconosciuta nel caso di lavori di ristrutturazione del bagno con sostituzione e rifacimento di impianti idraulici che comportino anche la sostituzione di sanitari.

Al contrario, non si ha diritto al bonus mobili in caso di sostituzione della vasca da bagno con vasca con sportello apribile o doccia, in quanto riconducibili a lavori di manutenzione ordinaria.

Rientra tra i lavori di manutenzione straordinaria la sostituzione della caldaia, considerata una componente essenziale per il riscaldamento e che dunque da diritto a beneficiare del bonus ristrutturazioni e di conseguenza anche del bonus mobili.

Bonus mobili 2017: quali lavori di ristrutturazione non danno diritto alla detrazione?

Dopo aver chiarito quali sono i lavori di ristrutturazione che danno diritto al bonus mobili 2017 vediamo per quali interventi al contrario non è riconosciuta la detrazione.

Per prima cosa ricordiamo che i lavori di manutenzione ordinaria danno diritto al bonus mobili 2017 soltanto se effettuati su parti comuni del condominio.

Tra i lavori di ristrutturazione effettuati in parti comuni condominiali per i quali si può beneficiare del bonus mobili 2017 rientrano anche: tinteggiatura pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci, sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni, riparazione o sostituzione di cancelli o portoni, riparazione delle grondaie, riparazione delle mura di cinta. In questo caso i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti. Il bonus non è concesso, invece, se acquistano beni per arredare il proprio immobile

La stessa cosa non vale per i lavori di ristrutturazione su singole unità immobiliari; pertanto in caso di sostituzione dei pavimenti o tinteggiatura delle pareti non si avrà diritto alla detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.

I lettori interessati ad approfondire possono leggere la guida completa al bonus mobili 2017, con requisiti e importi della detrazione.

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