Home > Altro > Archivio > Battisti, potrebbe essere in Bolivia: qui tanti sostegni
Battisti, potrebbe essere in Bolivia: qui tanti sostegni
mercoledì 19 dicembre 2018, di
Cesare Battisti si è rifugiato in Bolivia.
Ne è sicuro l’ex giudice brasiliano Walter Maierovitch, che ha evidenziato i numerosi appoggi dell’ex-terrorista nel Paese guidato da Evo Morales.
Si tratta di un’ipotesi non nuova visto che, appena 24 ore dopo l’ordine ufficiale di arresto, già in molti ne avevano parlato come di una possibile tappa di fuga per l’uomo, che aveva scelto il Paese per rifugiarsi nel passato. Venne fermato ai confini del Paese con l’accusa di traffico di valuta, ma fu rilasciato dopo pochi giorni.
A rafforzare una simile teoria anche il neo-Presidente Jair Bolsonaro, che in riferimento a Battisti solo poche ore fa ha evidenziato la possibilità che sia già “fuori dal Paese”.
Battisti potrebbe essere in Bolivia
L’ex magistrato ha ricollegato la sua certezza a quella di uomini dei servizi di intelligence che, da lui consultati, si sarebbero detti sicuri del fatto che sia già lì.
In Bolivia potrebbe infatti giovare dell’appoggio del vicepresidente Alvaro García Liniera, e beneficiare di diversi appoggi a livello politico che agevolerebbero la sua permanenza.
Risulta ufficialmente latitante dallo scorso venerdì, e nella mattinata di oggi la polizia brasiliana ha contattato i legali dell’ex membro dei Proletari Armati per il Comunismo al fine di negoziare una resa, anche se la circostanza è stata, seppur indirettamente, ridimensionata dagli stessi avvocati, che negano di aver parlato con Battisti.
Intanto il nome dell’uomo, esattamente come anticipato domenica da Eduardo Bolsonaro - figlio del Presidente Jair B. - è il principale ricercato internazionale nella lista Interpol.
Sulla vicenda sono arrivate, sul fronte italiano, le parole del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha espresso più volte la sua fiducia per Bolsonaro e il nuovo esecutivo brasiliano, dicendosi sicuro anche del buon lavoro da parte della polizia del Paese.
Chi è Cesare Battisti
Cesare Battisti, che fece parte del gruppo Proletari Armati per il Comunismo (PAC), era stato condannato all’ergastolo in Italia, ritenuto colpevole di essere stato l’esecutore materiale di due omicidi e di aver partecipato moralmente e in parte anche materialmente ad altri due.
Tutti i suoi crimini - che continua a negare da decenni - sono stati perpetrati all’interno della cornice storica degli anni di piombo e etichettati come azioni “proletarie”.
In Brasile ha goduto per anni dell’asilo politico garantito dall’ex ministro della Giustizia dell’esecutivo di Lula da Silva.
Battisti sarebbe stato visto per l’ultima volta martedì a Cananeia, città in cui risiedeva, ma le prime ricerche della polizia di San Paolo - immediatamente successive all’ordine d’arresto del Tribunale - non hanno dato esiti.