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Assegni familiari 2017: nuovi limiti e importi per figli a carico. Ecco le novità

mercoledì 15 marzo 2017, di Anna Maria D’Andrea

Assegni familiari 2017: l’assegno per figli a carico diventerà universale, ovvero sarà erogato in favore di tutti i lavoratori, anche agli incapienti. Nuovi limiti di reddito e importi che permetteranno ai contribuenti di beneficiare di un assegno mensile tra i 200 e i 100 euro al mese, per tutti i figli fino a 26 anni.

Gli assegni familiari per figli a carico sono il tema del disegno di legge proposto dall’on. Lepri, che sarà discusso in Senato la prossima settimana: l’obiettivo è non soltanto introdurre un sostegno alle famiglie di carattere universale ma anche quello di fare ordine tra varie le prestazioni a sostegno della famiglia.

Tra le novità non soltanto i nuovi importi degli assegni familiari per figli a carico, ma anche l’estensione del diritto a percepire l’assegno in favore degli incapienti: l’importo di cui ogni famiglia ha diritto, sulla base di quanto disposto dal Tuir, esclude i contribuenti che percepiscono un reddito fino a 8.000 euro all’anno e che quindi hanno l’Irpef azzerata dalle attuali detrazioni per lavoro dipendente.

L’assegno familiare sarà dal 2017 universale: cosa significa? Non soltanto erogato in favore di tutti i contribuenti, lavoratori dipendenti e autonomi ma anche una nuova ed unica prestazione a sostegno del reddito delle famiglie che sostituirà quelle attualmente in vigore, come il bonus famiglie numerose e le detrazioni per minori a carico. Ancora non è chiaro se prenderà anche il posto degli attuali bonus nascite, per questo bisognerà attendere la discussione e la limatura del disegno di legge.

Vediamo nel dettaglio come cambieranno gli assegni familiari per figli a carico nel 2017 sulla base della proposta attualmente in esame al Senato.

Assegni familiari 2017: nuovi limiti e importi per figli a carico. Ecco le novità

Anche gli autonomi e gli incapienti avranno diritto a percepire gli assegni familiari per figli a carico. In virtù dell’estensione proposta dall’on. Lepri è stato introdotto il termine universale per indicare la prestazione a cui avranno diritto i contribuenti.

A partire dal 2017 - o meglio dopo l’approvazione del disegno di legge che cambia importi e reddito per ricevere gli assegni familiari - potranno avere accesso alla nuova prestazione a sostegno della famiglia tutti i contribuenti con figli a carico di età non superiore ai 26 anni.

L’importo dell’assegno familiare per figli a carico sarà a scalare, sia sulla base del reddito che dell’età dei figli: per richiederli sarà necessario presentare il modello Isee e si potrà aver diritto ad un assegno che va dai 200 euro ai 100 euro. In sintesi, per i lavoratori con reddito da modello Isee fino a 30.000 euro è prevista l’erogazione dell’assegno pieno, per quelli non superiori a 50.000 euro l’assegno sarà invece ridotto, con limiti meno stringenti per famiglie con più di un figlio. Stessa cosa per quanto riguarda l’età: 200 euro al mese fino ai 3 anni, 150 fino a 18 anni e 100 euro mensili fino ai 26 anni.

La proposta di legge in Senato cambierebbe quanto attualmente disposto dal Tuir, in cui è previsto che l’assegno per figli a carico, nella forma di detrazione d’imposta Irpef, sia erogato nella misura di 800 euro per ciascun figlio, compresi i figli naturali riconosciuti, i figli adottivi e gli affidati o affiliati e di 900 euro in caso di figli di età inferiore ai 3 anni.

Secondo Tommaso Nannicini, la proposta potrebbe avere fin da subito voto positivo, ma di conseguenza il Governo dovrebbe lavorare ad un riordino delle prestazioni a sostegno della famiglia per il 2017.

Assegni familiari 2017: incapienti e autonomi, ecco le novità

Per gli incapienti, l’assegno familiare universale per figli a carico verrebbe erogato in contanti, questo per ovviare al problema dell’impossibilità di consentire di beneficiarne nella forma di detrazione d’imposta Irpef.

La riforma degli assegni familiari si inserisce nella volontà non soltanto di agevolare le famiglie e di inserire nuove agevolazioni alla natalità, ma anche di fare ordine tra le prestazioni economiche erogate nei confronti delle famiglie.

Inoltre, secondo le analisi effettuate dalla Banca d’Italia e dall’Upb, le nuove regole consentiranno a 2/3 delle famiglie di beneficiare degli assegni familiari, e soltanto il 15% dei lavoratori ne risulterebbe escluso.

Per conoscere requisiti, importi e limiti di reddito bisognerà però attendere la discussione e l’approvazione della proposta di legge, che comincerà il suo iter già la prossima settimana.

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