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Zona Euro: perché la disoccupazione continua a crescere?
lunedì 30 settembre 2013, di
In questi giorni si sente molto parlare di lieve ripresa economica per i paesi dell’Eurozona, ciò nonostante la disoccupazione continua a crescere, perchè?
Occupazione: un sacrificio necessario?
Sin dal 1 gennaio 1999 la BCE ha assunto la responsabilità della conduzione della politica monetaria per l’area dell’Euro sotto il modello della BundesBank tedesca, avendo come obbiettivo principale la stabilità dei prezzi e il mantenimento dell’inflazione entro determinati limiti. Uno Stato per mantenere l’inflazione entro determinati limiti deve per forza sacrificare l’occupazione (“sacrifice ratio”), come si evince da diversi modelli economici, ed è proprio questo l’obbiettivo principale dei Paesi dell’Eurozona.
Cosa ci distingue dalla politica monetaria Statunitense?
Il Dollaro, a differenza dell’Euro, è una moneta sovrana, vale a dire che negli USA si persegue come obbiettivo principale la piena occupazione. Per raggiungere gli obbiettivi di piena occupazione e di welfare gli Stati Uniti emettono moneta, investono in opere pubbliche e offrono lavoro. Ovviamente, emettendo nuova moneta l’inflazione galoppa verso il rialzo, ma per gli Stati Uniti questo è un problema secondario. È proprio l’obbiettivo della piena occupazione che differenzia gli Stati Uniti dall’Eurozona.
Gli USA e il mercato del lavoro
Negli Stati Uniti, l’economia creativa è potente e diffusa perché è sostenuta da una potente infrastruttura.Richard Florida, teorico degli American Urban Studies
Gli Stati Uniti puntano a lavori flessibili e meno stabili in modo da garantire il lavoro un po’ a tutti e in qualsiasi momento. Essi sono dotati di “job center” efficienti, ove si reca chi rimane senza posto di lavoro trovandone facilmente uno alternativo, ovviamente il rischio di declassamento non è escluso. Nell’Eurozona stiamo provando a far funzionare il lavoro flessibile, ma siamo ancora molto lontani e in particolar modo lo è l’Italia che oltre a non avere risorse sufficienti per garantire un lavoro a tutti non ha la “cultura” del lavoro non “stabile”. Negli USA è comune cambiare posto di lavoro nel corso della propria vita.
"Disoccupazione": profezia di molti economisti
Il problema della disoccupazione nell’Eurozona non è nuovo. Molti economisti l’avevano previsto, e alcuni di essi nel 1998 sottoscrissero il "Manifesto contro la disoccupazione in Europa" , dove affermavano che la disoccupazione sarebbe aumentata a causa dei parametri richiesti a ciascuno stato per entrare e permanere nell’Eurozona e che era fondamentale aggiungere come altro obbiettivo inderogabile quello di tenere la disoccupazione sotto controllo.
“Inflazione e Disoccupazione” : i due mali dell’economia
È difficile comprendere quale sia il male minore per il benessere sociale, perché sia l’inflazione che la disoccupazione rendono uno Stato povero, anche se su aspetti diversi.
La scelta dell’Eurozona di puntare al mantenimento dell’inflazione piuttosto che quello dell’occupazione non può essere giudicato un errore, perché come diceva l’economista statunitense Milton Friedman: "l’inflazione è una malattia pericolosa e talvolta letale”. Però come si evince dall’art.23 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: “ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta di impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
“L’Europa 2020”
La Commissione Europea ha già attivato delle iniziative a sostegno dell’occupazione: “l’Europa 2020” è una strategia caratterizzata da riforme e investimenti per la produttività, per la ricerca e lo sviluppo, per l’innovazione … non ci resta che aspettare tempi migliori!