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Wall Street tocca nuovi massimi storici dopo il nuovo QE in Giappone
lunedì 3 novembre 2014, di
Il nuovo round di quantitative easing in Giappone ha sorpreso positivamente i mercati finanziari, dove è tornato prepotentemente l’appetito verso gli asset rischiosi. Il mercato azionario è stato bersagliato dagli acquisti, praticamente in qualsiasi zona del globo. La “staffetta” tra la FED e la BOJ – la prima ha azzerato il piano di QE, la seconda lo ha ampliato – ha fatto scattare acquisti davvero notevoli sulle principali borse mondiali.
A Wall Street l’indice azionario Dow Jones ha chiuso la seduta di venerdì con un rialzo dell’1,13% a 17.390,50 punti, registrando nuovi massimi storici. L’indice S&P500 dovrebbe aggiornare i record assoluti a partire da oggi: venerdì ha chiuso con un progresso dell’1,17% a 2.018,05 punti (il precedente top è a 2.019,26 punti).
Dopo il crollo avvenuto nelle prime due settimane di ottobre e il raggiungimento di un bottom significativo lo scorso 15 ottobre, l’indice americano Dow Jones ha guadagnato quasi il 10% dai minimi di periodo. Questo violento strappo al rialzo è stato favorito anche dai buoni dati macroeconomici pubblicati negli Stati Uniti, in particolare il pil nel terzo trimestre superiore alle aspettative.
Il boom dell’azionario è stato ben visibile chiaramente anche nel paese del Sol Levante, dopo l’indice principale della borsa di Tokyo è salito ai massimi da novembre 2007. L’indice Nikkei225 ha chiuso la sessione di venerdì con un incremento del 4,83% a 16.413,80 punti, grazie alla maxi-svalutazione dello yen sui mercati valutari che ha fatto seguito al lancio del nuovo QE della BOJ.
L’istituto monetario nipponico ha dichiarato di voler aumentare la base monetaria di 80mila miliardi di yen all’anno (circa 715 miliardi di dollari) dal precedente ammontare di 60-70mila miliardi di yen. L’obiettivo della BOJ resta quello di far aumentare il tasso di inflazione al 2%, un target che non dovrebbe essere raggiunto nemmeno il prossimo anno.
Un altro driver molto positivo per le borse è stato l’annuncio del fondo pensione nazionale giapponese, il più grande al mondo con oltre 1.200 miliardi di dollari di asset gestiti, di voler incrementare gli acquisti di azioni e bond stranieri a discapito dei titoli di stato locali. Il portafoglio dell’ente previdenziale ridurrà le posizioni in JGB dal 60% al 35%, mentre quelle in azioni saliranno dal 12% al 25% (quelle in bond stranieri dall’11% al 15%).