Home > Altro > Archivio > Verbali BCE: due importanti novità sul Quantitative Easing. Ecco quali sono
Verbali BCE: due importanti novità sul Quantitative Easing. Ecco quali sono
venerdì 3 aprile 2015, di
La Banca Centrale Europea ha pubblicato gli attesissimi verbali del consiglio direttivo tenutosi a Cipro lo scorso 4-5 marzo. Da questa riunione sono nate le decisioni definitive sul quantitative easing. Sebbene non sia stato reso nodo il voto di ciascun membro del board, all’interno del testo sono contenute delle indicazioni che vale la pena di analizzare.
La pubblicazione dei documenti relativi al meeting era attesa dai mercati, proprio per via delle importanti decisioni prese sull’acquisto dei titoli di Stato dei Paesi dell’Eurozona, dei titoli Abs e dei "covered bonds" per 60 miliardi al mese per 18 mese.
Leggendo quanto scritto sui verbali, gli analisti miravano a verificare se, rispetto a quanto stabilito lo scorso 22 gennaio, ci fossero dei cambiamenti.
Verbali BCE: le due novità più importanti
In base a quanto si evince, le novità più consistenti sarebbero due. La prima riguarda la durata: l’Eurotower comprerà infatti 3 titipi di bond per 60 miliardi al mese fino al settembre 2016, o fino al momento in cui i prezzi al consumo non ritorneranno vicino al target del 2%, avendo cura che si stabilizzi a quei livelli e che le previsioni indichino che lo faccia anche con riferimento al 2017.
Su quest’ambito, dopo aver confermato il miglioramento delle stime sul PIL e sull’inflazione per il triennio 2015-2017, i consiglieri sottolineano come questo non debba considerarsi un indicazione sufficiente per stabilire l’interruzione del Quantitative Easinge, ma dev’essere considerato un sintomo dell’efficacia dei provvedimenti varati per contrastare la deflazione e la crescita debole.
Ricordiamo che in base alle stime, per il 2015 la BCE prospetta un’inflazione pari a zero. I prezzi al consumo saliranno all’1,5% nel 2016 e all’1,8% nel 2017. Il pil dovrebbe invece crescere quest’anno dell’1,5%, dell’1,9% nel 2016 e del 2,1% nel 2017.
In parole povere, secondo quanto si legge, l’indicazione sembra essere la seguente: nel caso Francoforte decidesse di modificare il Quantitative Easing, queste modifiche servirebbero ad ampliarne la durata e non a ridurla come pensano in molti.
La seconda novità riguarda invece il superamento della soglia del 25% per ciascua emissione. dai documenti si evince come la discussione in merito sia stata parecchio dibattuta. In particolare i dubbi dei consiglieri sarebbero stati relativi alla concentrazione degli acquisti in determinate fasce temporali, a causa del diverso comportamento che gli investitori, in particolare quelli stranieri, potrebbero tenere alle diverse scadenze.
In sostanza, eccezion fatta per il principio della neutralità degli acquisti, la preoccupazione riguarda il fatto che la regola possa causare un’insufficienza di acquisti, , perché la BCE potrebbe doversi spostare su determinate scadenze, in assenza di investitori disponibili a vendere su altre. Il limite però limiterebbe il margine d’azione dell’Eurotower. In altre parole, Francoforte ammette che il calo dei rendimenti sotto -0,2%, potrebbe rendere inevitabile un dirottamento verso scadenze più lunghe, cosa che però, potrebbe costringere l’istituto a superare il limite del 25%.