Al momento l’Italia con 322.943 somministrazioni ha vaccinato al Covid lo 0,55% della popolazione, meglio dello 0,44% della Germania i cui dati però si riferiscono al 5 gennaio e dello 0,01% della Francia, dove la campagna sta procedendo a rilento.

Inizia a correre l’Italia sul fronte vaccino anti-Covid, tanto che il problema maggiore al momento sarebbe il ritardo di Pfizer nella consegna delle dosi pattuite visto che ieri ne mancavano all’appello ben 245.000.
Al 6 gennaio in totale sono state vaccinate nel nostro Paese 322.943 persone, con il Lazio che avrebbe esaurito le scorte arrivate mentre sarebbero in ritardo Sardegna, Calabria e la Lombardia, dove il Pirellone ha utilizzao solo il 21% delle dosi a disposizione.
Finora in Italia è stato così vaccinato lo 0,55% della popolazione, una percentuale che la rende prima tra i Paesi dell’Unione Europea in questa sorta di speciale graduatoria legata al vaccino anti-Covid.
La Germania infatti, ma i dati si riferiscono al 5 gennaio, ha somministrato in totale 367.331 dosi immunizzando così lo 0,44% della popolazione, con l’Estonia poi a completare il podio con lo 0,38%.
Più staccata la Spagna con 139.339 persone vaccinate (0,30% ma anche qui i dati si riferiscono al 5 gennaio), mentre le dosi somministrate in Polonia sono state al momento 92.220 e in Romania 58.544.
Con l’Olanda che inizierà la propria campagna soltanto l’8 gennaio, in Europa dove si sta procedendo più a rilento è in Francia: con appena 5.000 somministrazioni al 5 gennaio, Oltralpe è stata vaccinata finora soltanto lo 0,01% della popolazione.
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