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Usa: Tesoro e Fed, no a conio moneta di platino. Ecco le due opzioni del Congresso

lunedì 14 gennaio 2013, di Erika Di Dio

Non sarà coniata nessuna moneta di platino per risolvere la crisi del debito degli Stati Uniti. La proposta, avanzata da un parlamentare democratico e sostenuta da molti economisti, tra cui soprattutto il premio Nobel Paul Krugman, avrebbe dovuto evitare il default, nell’eventualità che Congresso e Casa Bianca non avessero raggiunto un accordo sull’innalzamento del tetto del debito pubblico, che ha già raggiunto il limite legale dei 16.400 miliardi di dollari.

Tesoro e Fed dicono di no

Secondo una dichiarazione del portavoce del Tesoro, Anthony Coley, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti e la Federal Reserve si oppongono all’idea di coniare monete di platino come modo per evitare il tetto del debito degli Stati Uniti.

"Nè il Dipartimento del Tesoro nè la Federal Reserve ritengono che la legge possa o dovrebbe essere usata per facilitare la produzione di monete di platino al fine di evitare un aumento del limite del debito", ha sostenuto sabato Coley in una email informativa.

Il 14esimo emendamento

In mezzo alll’opposizione repubblicana all’aumento del tetto del debito senza tagli alla spesa, qualche democratico, tra cui la leader di House Democratic Nancy Pelosi, ha proposto di invocare il Quattordicesimo emendamento della Costituzione e di coniare una moneta di platino dal valore nominale di 1.000 mld per pagare le "bollette" del Governo.

Gli Stati Uniti hanno raggiunto il limite legale di indebitamento il 31 Dicembre e il Dipartimento del Tesoro sta usando quelle che definisce misure "straordinarie" per finanziare il governo. Il Congressional Budget Office stima che tali passi si esaurirranno entro la metà di Febbraio.

"Ci sono solo due opzioni per affrontare il limite del debito: il Congresso può pagare i suoi conti o può fallire e mettere la nazione in default", secondo un comunicato diffuso ieri dalla Casa Bianca.

"Il Presidente e il popolo americano non tollereranno che i Repubblicani del Congresso terranno di nuovo in ostaggio l’economia americana semplicemente per forzare tagli disastrosi a Medicare e ad altri programmi dai quali dipende la classe media mentre si proteggono sempre i ricchi. Il Congresso deve fare il suo lavoro".

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