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Ultime notizie pensioni, precoci e Ape social: decreti a giorni. Sindacati lanciano l’allarme

martedì 13 giugno 2017, di Francesco Scarpari

Ultime notizie pensioni: i decreti attuativi per Ape social e Quota 41 per lavoratori precoci dovrebbero essere pubblicati nel giro di pochi giorni. Sono queste le novità sulle pensioni oggi fornite dalle indiscrezioni di alcuni quotidiani mentre i sindacati sono critici sulle tempistiche ormai molto dilatate richieste dai decreti attuativi.

In attesa di conferma delle news sulla pubblicazione a breve dei decreti per Ape social e Quota 41 per lavoratori precoci, la scadenza per la presentazione delle domande (il 15 luglio) si avvicina. I tempi ristretti rischiano però di creare confusione nelle notizie che dovono ancora essere diffuse ai possibili richiedenti.

Ecco tutte le ultime notizie pensioni su Ape social e per lavoratori precoci di Quota 41 sia in merito ai decreti attuativi, sia riguardo le reazioni dei sindacati.

Ultime notizie pensioni: precoci e Ape social, decreti a giorni

Sarebbe quindi per avvicinarsi il momento della pubblicazione di Quota 41 precoci e Ape social. La comparsa in Gazzetta Ufficiale è attesa, secondo le ultime notizie pensioni, nei prossimi giorni. La novità è di certo una news dovuta già da tempo ai possibili beneficiari che, anche nel caso di una pubblicazione nella giornata di oggi, avranno circa 4 settimane per poter inviare all’Inps domanda per Ape social o Quota 41 per precoci.

Le ultime notizie che verranno confermate a giorni con i decreti attuativi fissano la scadenza per ambedue le misure, come è noto, al 15 luglio. Come sottolineano anche i moniti dei sindacati non ci sarà molto tempo per precoci e apisti social per poter presentare domanda per gli anticipi pensionistici.

Stando alle ultime notizie pensioni le domande potranno essere presentate anche fino al 30 novembre sia per Ape social che per lavoratori precoci. La data del 15 luglio non è quindi il termine ultimo fissato per le novità sulla flessibilità in uscita. È però vero che inviare domanda in una data successiva potrebbe costare alcune penalizzazioni correlate alla verifica dei fondi ancora disponibili.

Per chi farà domanda successivamente al 15 luglio le cattive notizie potrebbero indicare una decorrenza differita per Ape social e Quota 41 per lavoratori precoci. È quindi consigliabile presentare domanda nella prima finestra utile che si aprirà a seguito delle novità derivanti dalla pubblicazione dei decreti attuativi.

Ultime notizie pensioni: decreti attuativi Ape social e precoci a breve. Le reazioni dei sindacati

News sulle pensioni in merito ai ritardi sui decreti attuativi di Ape social e Quota 41 precoci vengono fornite anche dal fronte dei sindacati. Roberto Ghiselli, segretario confederale del sindacato Cgil, ha etichettato la situazione attuale come ‘insostenibile’. Le mancate notizie circa la pubblicazione in Gazzetta dei decreti attuativi pone in tema pensioni oggi problematiche serie per i possibili beneficiari.

I sindacati, e nello specifico Roberto Ghiselli, sottolineano commentando le ultime novità pensioni ancora attese:

In questo modo si rischia di compromettere l’accesso al diritto a decine di migliaia di lavoratori, tutti con alle spalle lunghi anni di lavoro, disoccupati, invalidi o che assistono persone non autosufficienti. Per non parlare dei disagi che la ristrettezza dei tempi comporterà per i lavoratori, le loro imprese e le strutture dei servizi, per la predisposizione della documentazione”.

Preoccupazioni simili dalle parti dei sindacati sono presenti anche nelle ultime notizie sulle pensioni dalla Uil. Domenico Proietti infatti ha commentato nelle ultime ore i ritardi sui decreti attuativi per Ape social e precoci sottolineando come:

A tre settimane dalla firma del premier Gentiloni dei decreti attuativi di Ape sociale e pensione anticipata per i quota 41, questi non sono stati ancora pubblicati sulla gazzetta ufficiale. È un fatto molto grave che necessita di una riflessione urgente sul funzionamento delle magistrature e delle burocrazie dello Stato italiano”.

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