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Ultime notizie pensioni: Ape sociale e Quota 41, si allarga la platea. Le novità della Legge di Bilancio 2018

lunedì 4 dicembre 2017, di Stefania Manservigi

Mentre continua la polemica intorno alla riforma delle pensioni, con la Cgil che sabato è scesa in piazza per rivendicare il mancato rispetto dell’accordo siglato tra Governo e sindacati lo scorso anno, prosegue l’iter di approvazione della Legge di Bilancio 2018, che potrebbe portare notizie positive anche per quanto riguarda le pensioni.

Il disegno di legge approvato per il momento in prima battuta al Senato, prevede infatti l’ampliamento della platea dei beneficiari dell’Ape sociale e della Quota 41, ricomprendendo tra questi anche i lavoratori rimasti disoccupati a causa della scadenza naturale di un contratto a termine.

Novità in vista anche per le lavoratrici madri, che potranno godere di uno sconto contributivo sempre in vista dell’accesso alla misura di pensione anticipata.

Ecco le possibili novità in arrivo.

Ultime notizie pensioni: Ape sociale e Quota 41 anche per lavoratori a termine

Una delle principali lacune contenuta nella riforma delle pensioni approvata con la scorsa Legge di Stabilità potrebbe trovare riparo nella Legge di Bilancio 2018.

Con la manovra finanziaria in approvazione in Parlamento, infatti, verrebbe consentito l’accesso all’Ape sociale e alla Quota 41 dei lavoratori precoci anche a quei lavoratori che si trovino in stato disoccupazione a causa della naturale scadenza di un contratto a termine.

Per il momento, infatti, in base alla normativa vigente, possono accedere alle due misure di pensione anticipata solo i soggetti la cui disoccupazione sia dovuta a un licenziamento da parte del datore di lavoro o a dimissioni per giusta causa.

Le cose potrebbero però presto cambiare: grazie a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2018 dal prossimo anno potranno fare domanda di accesso all’Ape sociale e alla quota 41 anche i lavoratori che siano disoccupati a causa della scadenza del contratto a termine a condizione che gli stessi, nei tre anni precedenti la cessazione del rapporto, abbiano avuto periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi.

Ultime notizie pensioni: sconti contributivi per le lavoratrici madri

L’altra novità in vista riguarda invece le lavoratrici madri.

Con la Legge di Bilancio 2018 potrebbero essere approvati sconti contributivi per poter accedere all’Ape sociale; in particolar modo il Governo ha pensato a uno sconto di sei mesi per ciascun figlio, per un massimo di due anni.

Se il correttivo riguardante i lavoratori a termine è stato accolto con entusiasmo, quello sulle lavoratrici donne ha suscitato delusione nei sindacati e in tutte quelle lavoratrici che si aspettavano un intervento più robusto.

Il Governo tuttavia non ha chiuso le porte a possibili modifiche, che potrebbero già concretizzarsi con il passaggio della Legge alla Camera dove i sei mesi di sconto potrebbero essere portati a un anno (fermo restando il limite massimo di due anni).

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