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Ucraina: rating scende a CCC-, default certo senza aiuti esterni

lunedì 22 dicembre 2014, di Nicola D’Antuono

L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha deciso di abbassare il giudizio sul merito di credito di lungo periodo dell’Ucraina a CCC- da CCC. L’outlook per i prossimi trimestri resta negativo, per cui sono possibili ulteriori downgrade. Secondo S&P l’Ucraina finirà certamente in default sul debito sovrano, nel caso in cui dovesse mancare un significativo aiuto finanziario esterno. Attualmente gli aiuti promessi dal Fondo Monetario Internazionale tardano ad arrivare, mentre le riserve valutarie sono scese a un valore minimo di 10 miliardi di dollari.

Sul mercato delle valute la hryvnia ucraina continua a muoversi sui minimi storici. Il tasso di cambio USDUAH quota intorno a 15,85. Il valore della moneta ucraina era pari a 8,20 a fine 2013, per cui ad oggi è avvenuta una svalutazione superiore al 90% nel giro di dodici mesi. I problemi di Kiev sono noti da tempo e sono peggiorati con lo scoppio della guerra civile. Le tensioni geopolitiche con la Russia non aiutano il paese, che deve fare i conti con una gravissima crisi economico-sociale oltre che finanziaria. Il rischio-paese è ai massimi di sempre.

Il valore dei CDS a 5 anni è volato quasi a 1.980 punti, mentre la curva dei rendimenti dei bond pubblici ucraini si è già invertita. I tassi sui bond governativi di Kiev con scadenza biennale sono ormai intorno al 36%, il doppio rispetto ai tassi dei bond con scadenza 2023 che oggi mostrano rendimenti superiori al 18%. Il prossimo anno andranno in scadenza una serie di bond per un ammontare complessivo tutto sommato contenuto (poco meno di 2 miliardi), mentre tra il 2016 e il 2017 Kiev dovrà fare i conti con la maturazione di oltre 7 miliardi di dollari di titoli di stato.

Il governo ucraino vuole onorare i suoi impegni sul debito, ma ora ha la necessità di un aiuto esterno per evitare la bancarotta. Tra l’altro quest’anno l’Ucraina sperimenterà una pesantissima recessione, con il pil atteso in caduta del 7% a causa della perdita di numerosi territori e per il conflitto ancora i corso con i separatisti filorussi nell’est del paese. L’Ucraina ha bisogno di 15 miliardi di dollari per onorare gli impegni da qui a inizio 2016. Il FMI per ora tentenna, mentre l’Europa ha già dato il proprio assenso per un bonifico a favore di Kiev pari a 1,5 miliardi di dollari.

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