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USA: class action contro 10 banche per monopolio sul mercato IRS da $320 trilioni
giovedì 26 novembre 2015, di
Nella giornata di ieri, negli Stati Uniti è stata avviata una class action contro 10 tra i più grandi istituti bancari di Wall Street e contro 2 piattaforme di trading. L’accusa della class action è quella di cospirazione per limitare la competizione nel mercato degli Interest Rate Swaps che è un mercato da 320 mila miliardi di Dollari.
Tra le banche coinvolte figurano Goldman Sachs, Deutsche, Credit Suisse e RBS
Dagli Stati Uniti è rimbalzata la notizia secondo cui sia stata posta in essere una class action contro 10 istituti bancari e 2 piattaforme di trading di Wall Street, con l’accusa di essersi accordati per limitare la competizione nel mercato degli Interest Rate Swaps (IRS).
Le banche interessate dalle accuse sono: Goldman Sachs, Bank of America-Merril Lynch, Jp Morgan, Citigroup, Credit Suisse, Barclays, BNP Paribas, UBS, Deutsche Bank e Royal Bank of Scotland (RBS).
Secondo l’accusa, queste banche avrebbero formato una vera e propria associazione, volta a limitare l’ingresso di broker alternativi nel mercato, limitando quindi la concorrenza. Questo ha permesso a questi istituti, secondo i ricorrenti, di poter estrarre dal mercato miliardi di dollari ogni anno grazie alla situazione di monopolio creatasi.
Il mercato degli IRS infatti, è valutato in 320.000 miliardi di dollari, cifra che corrisponde a circa 20 volte il PIL americano.
Al momento, nessuna delle banche interessate ha rilasciato commenti in merito alla vicenda.
La class action è stata presentata dal The Public School Teachers’ Pension e dal Retirement Fund of Chicago che sono due fondi pensione statunitensi. I due fondi, avrebbero acquistato degli IRS attraverso gli istituti bancari coinvolti nell’accusa, per potersi coprire dai rischi d’interesse. A causa della collusione tra le banche, i fondi avrebbero pagato di più di quanto dovuto questi IRS.
Accuse: banche agivano come un "cartello" difendendo il monopolio da chiunque
Le accuse rivolte nella causa sono piuttosto pesanti. In alcune note, si legge come le banche abbiano volutamente formato un “cartello” per evitare l’ingresso di concorrenti dal mercato, proteggendo l’enorme fonte di profitto.
Non solo, secondo i fondi pensione, le banche usavano veri e propri nomi in codice per controllare il monopolio sul mercato usando soprannomi come “Lily”, “Fusion” e “Valkyrie”.
Coinvolti nelle accuse anche i due Broker ICAP e Tradeweb, rei di essere il filo interlocutore tra le banche oggetto dell’accusa.
Non è la prima volta che si presenta una class action per questi motivi. Recentemente è stata concluso un processo in cui si accusava 12 banche e 2 gruppi industriali di agire come monopolisti nel mercato dei Credit Default Swaps (CDS).
Il processo inerente a questa causa ha visto la sua conclusione in Settembre, nel quale le banche e le industrie coinvolte accettarono di pagare una sanzione da 1,87$ miliardi, rendendo la causa una tra le più grandi antitrust-class action degli Stati Uniti.