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UE: ripresa italiana nel 2014. Piazza Affari con i bancari segna verde alla vigilia delle elezioni
venerdì 22 febbraio 2013, di
Probabilmente l’anno in corso non sarà l’anno della ripresa, come molti si aspettavano, perché l’Italia si riprenderà solo nel 2014. Tuttavia, l’UE prevede una contrazione del rapporto debito/PIL dal 2,9% del 2012 al 2,1% per il prossimo biennio, grazie “alla piena attuazione delle misure di consolidamento adottate nel 2011-2012".
Il 2013 non solo non sarà l’anno della ripresa, ma sarà quello del massimo indebitamento, si stima che il rapporto debito pubblico/PIL sfiorerà il 128,1%. Olli Rehn ha dichiarato: “L’Italia ha raggiunto una posizione di bilancio equilibrata in termini strutturali che deve essere mantenuta a causa dell’alto debito pubblico”, è quindi necessario che “l’Italia mantenga la rotta delle riforme e mantenga strategie coerenti di consolidamento”.
Secondo la Commissione europea le prospettive non saranno incoraggianti a causa “di un’ulteriore contrazione dell’attività economica” che provocherà una diminuzione del tasso di occupazione e l’aumento di un altro punto percentuale della disoccupazione, arrivata già ai livelli record.
Europa
Le prospettive poco floride disegnate dall’UE anche per l’Eurozona non sembrano frenare i listini europei. Il Cac40 di Parigi è maglia rosa e avanza dell’1,9%, seguita dall’Ibex di Madrid che segna l’1,7%. Il Dax di Francoforte e il Ftse 100 di Londra segnano, rispettivamente, lo 0,8% e lo 0,5%.
Piazza Affari
Nel giorno di chiusura della campagna elettorale, Piazza Affari si muove in rialzo e chiude in verde l’ultima seduta prima delle elezioni con il Ftse Mib a quota + 1,40% e l’All Share che avanza dell’1,32%. Lo spread si attesta intorno ai 288 punti.
Maglia rosa della seduta Tenaris, rispetto a cui la raccomandazione di BofA-Merrill Lynch è “buy”. Diversamente da ieri, si muovono su un terreno positivo i bancari con BP Emilia Romagna, MPS e UBI Banca, su cui il manager Andrea Rittatore Vonwiller, consigliere dell’associazione "Insieme per Ubi Banca” ha espresso la necessità che la trasformazione in SPA dovrà essere “un momento qualificante dell’impegno della nuova governance che si insedierà alla guida del gruppo dopo la prossima assemblea”.
Sulla performance del Monte dei Paschi influisce la decisione del TAR del Lazio di respingere il ricorso del Codacons sul blocco dell’emissione dei Monti bond.
In controtendenza Finmeccanica che perde più del 4% sulla scia del rinvio del cda (tra il 12 marzo e il 30 aprile) e della decisione del nuovo a.d. Pansa di rivedere la governance del gruppo e affinare il sistema di controllo e supervisione.
I rialzi
| Nome | Tenaris | Banca Pop Emilia Romagna | Ubi Banca | Snam | MPS |
| Variazione | +4,03 | +3,37 | +3,00 | +2,10% | +2,07% |
I ribassi
| Nome | Finmeccanica | Pirelli | Mediaset | Lottomatica | Azimut Holding |
| Variazione | -4,26% | -3,31% | -3,23% | -2,18% | -0,94% |