Finmeccanica, Giuseppe Orsi e la Terza Repubblica italiana

Il clima preelettorale delle prossime elezioni politiche, a cui manca ormai una settimana, è davvero incandescente e segnato da una serie di inchieste nel settore industriale, nonché politico e finanziario, che Monti ha bollato come una nuova Tangentopoli, mentre Berlusconi ha parlato di “casi isolati, creati da una certa magistratura per mettere una cortina di fumo sullo scandalo MPS che coinvolge il PD”.

L’economia italiana, già precaria a causa della crisi e di un debito pubblico molto elevato, vacilla. Dallo scandalo dei derivati del Monte dei Paschi di Siena, intorno a cui il cerchio si sta stringendo dopo l’arresto di Gianluca Baldassarri (per approfondimenti Monte dei Paschi di Siena: chi è Gianluca Baldassarri?), è stato un continuo: ENI, Saipem, Finmeccanica.

Su quest’ultimo fronte, l’ex presidente ed a.d., Giuseppe Orsi ha rassegnato le sue dimissioni, dopo essere stato arrestato con l’accusa di corruzione internazionale per tangenti di 51 milioni di euro nella vendita di 12 elicotteri Aw101 al governo indiano, che, dopo aver sospeso i pagamenti, ha deciso di cancellare il contratto pietra dello scandalo, anche se Agusta comunica che New Dehli ha solo richiesto di ricevere chiarimenti entro sette giorni.

Orsi nega il suo coinvolgimento, “mai saputo di manovre illecite nell’operazione di compravendita dei 12 elicotteri con l’India”, ma spetterà agli inquirenti verificare la correttezza di tali dichiarazioni.

La biografia di Giuseppe Orsi

Giuseppe Orsi nasce a Piacenza nel 1945 e si laurea al Politecnico di Milano in Ingegneria Aeronautica per poi approfondire le conoscenze in finanza e management presso la University of Pennsylvania. Dopo gli studi universitari presta servizio nell’Aeronautica Militare come Ufficiale di complemento.

La sua carriera professionale inizia nel 1973 nella ditta aeronautica SIAI-Marchetti come Responsabile Supporto Prodotto. La ditta successivamente viene incorporata da Augusta e Orsi assume la responsabilità dei rapporti con l’estero degli uffici vendite e di rappresentanza del Gruppo, per cui assumerà anche il ruolo di Direttore Vendite della Divisione Aeroplani e a seguire nel 1989 la carica di Presidente e Amministratore Delegato di Agusta Aerospace Corporation, una consociata nordamericana.

Nel 1994 viene nominato Vice President – Vendite Governative e Programmi di Agusta. Da questo momento è un crescendo: Vice Direttore Generale di Agusta, responsabile di Marketing e Vendite, Condirettore Generale e Direttore Generale Marketing e Vendite di AgustaWestland, nata dalla fusione nel 2001 di Agusta e Westland, Amministratore Delegato e Direttore Generale di AgustaWestland dal novembre 2004 a maggio 2011, quando riceve la nomina di Amministratore Delegato di Finmeccanica Spa, per cui assume anche l’incarico di Presidente dal dicembre dello stesso anno, prendendo il posto di Pier Francesco Guarguaglini coinvolto in uno scandalo di appalti e fondi neri.

La storia si ripete nel 2013. Questa volta però è proprio Orsi ad essere coinvolto in uno scandalo per corruzione, concussione e peculato e ad essere rimpiazzato. Orsi si dimette e il 13 febbraio subentra Alessandro Pansa, che riceve ad interim la carica di Presidente e Amministratore Delegato di Finmeccanica.

Lo scandalo e Monti

Orsi nega il suo coinvolgimento e si dimette, ma, forse, non basta. L’Italia dei Valori nella persona di Di Pietro accusa Monti, reo di non aver ascoltato le interrogazioni che da maggio scorso chiedono le dimissioni di Orsi. Di Pietro ha dichiarato:

“IDV ha avvertito Monti per ben 40 volte su quanto stava accadendo presentando interrogazioni, mozioni e un esposto alla Corte dei Conti. Ma lui ha fatto finta di non vedere".

La motivazione era la seguente:

“Giuseppe Orsi, come si evince da tutti gli organi di informazione, risulta essere al centro di diverse indagini: dalla vicenda di presunta corruzione per la vendita di 12 elicotteri AgustaWestland al governo indiano, alle commesse in Africa, ai finanziamenti illeciti a partiti politici e manager. A parere degli interroganti le immediate dimissioni del presidente Orsi dell’intero vertice di Finmeccanica sono non solo dovute, ma necessarie”.

Terza Repubblica in arrivo?

Ora non resta che attendere che le indagini facciano il loro corso e dissipino le ombre su questo nuovo scandalo che ha gettato nel caos Finmeccanica, ma non solo. MPS, ENI, Saipem, Finmeccanica sono la storia di un’Italia che va a rotoli, di un sistema istituzionale che collassa e probabilmente si svende. Finmeccanica è controllata in parte dal Tesoro e c’è il rischio che possa essere vendute in futuro a magnati stranieri a prezzi stracciati e questo vorrebbe dire due cose: nessun beneficio in termini di debito pubblico o occupazionali, anzi centinaia di migliaia di posti di lavoro potrebbero essere a rischio, così come l’Italia, inquinata da corruzione e collusione che sembrano davvero riportare alla memoria lo scandalo della Prima Repubblica, uno scandalo, forse, mai finito, rimasto latente e oggi riesploso. Con il governo che si insedierà dopo le prossime elezioni politiche nascerà una Terza Repubblica? Forse dobbiamo sperarlo.

La storia italiana negli ultimi anni è stato un continuum: scandali, corruzioni, arresti, indagini, crisi di governo e anche politici. Sempre gli stessi. In particolare dopo la crisi del IV Governo Berlusconi l’Italia ha vissuto una stagione di forte incertezza. Il Governo tecnico di Monti è arrivato a tassare e a varare riforme strutturali nel segno dell’austerity, gli italiani disillusi dalla politica hanno ricevuto stangate su stangate, ma il debito pubblico è addirittura aumentato.

Quale è la ricetta per far tornare a crescere il nostro Paese? Dopo tutti questi scandali economici e politici la risposta è solo una: semplicemente l’onestà. Non scappano solo gli investitori dal nostro Paese, scappano anche gli italiani. Che sia Monti, Bersani o Berlusconi l’Italia deve fare completamente tabula rasa e cambiare rotta se non vuole precipitare nel baratro. E allora che Terza repubblica sia.