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UE: la lista delle sanzioni alla Russia. Putin, "bloccheremo auto e tessili"
venerdì 12 settembre 2014, di
Pubblicate oggi in Gazzetta Ufficiale le nuove sanzioni imposte dall’Unione Europea alla Russia, cui presto seguiranno quelle stabilite dagli Stati Uniti.
Sebbene sia stato firmato l’accordo per il cessate il fuoco dunque, la "guerra finanziaria" tra le Nazioni prosegue.
Le sanzioni UE
L’Unione Europea ha deciso di limitare l’accesso ai mercati finanziari europei alle cinque banche statali russe già duramente colpite a luglio, ma anche a tre aziende produttrici di armamenti e ai giganti petroliferi: Transneft, Rosneft e Gazprom - Neft.
L’UE vieta inoltre la concessione di prestiti e gli acquisti di azioni e obbligazioni con scadenza superiore ai 30 giorni (ristretta quindi la sanzione imposta a luglio che prevedeva il limite di 90 giorni).
Mosca non potrà più esportare servizi per la produzione petrolifera in alto mare e nell’artico, né lo shale gas. Proibito ache l’export di beni dual use e di tecnologie militari.
La lista dei funzionari sanzionati per mezzo del congelamento dei beni e del divieto di viaggio si arricchisce di altre 24 persone. Tra essi, qualche oligarca molto vicino al presidente Putin, gli alti vertici del Donbass, e rappresentanti del Governo della Crimea. Rimangono al momento esclusi dall’elenco i ministri del Cremlino.
Herman Van Rompuy, Presidente del Consiglio europeo ha però dichiarato che l’Unione Europea valuterà la revoca delle sanzioni (decise prima dell’accordo sul cessate il fuoco) entro fine mese nel caso in cui la situazione sul campo migliorasse.
A breve anche gli USA annunceranno le loro sanzioni contro la Russia, misure che punteranno a colpire finanza, difesa ed energia.
La reazione russa
Come al solito dal Cremlino la reazione è vigorosa e dura. Nonostante il rublo sia crollato al nuovo minimo storico sul dollaro americano (37,51), Mosca fa sapere che la sua risposta non tarderà ad arrivare.
I provvedimenti russi potrebbero includere restrizioni all’import di automobili e prodotti tessili:
“C’è una intera gamma di prodotti non agricoli che rende i nostri partner, in primo luogo europei, dipendenti da noi. Per esempio, le importazioni di auto, in primis auto usate, e certi tipi di prodotti tessili che siamo in grado di produrre da soli”,
queste le parole consigliere economico del Cremlino Andrei Belousov.
“Il ministero dello sviluppo economico russo ha già messo a punto una lista di questi prodotti, ma auspico che prevarrà il buon senso e che non dovremo introdurre tali misure restrittive”,
ha aggiunto.
“La Russia adotterà tutte le misure appropriate per provocare danni comparabili a quelli provocati all’economia russa”,
ha infine sottolineato il portavoce del ministero degli Esteri.