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UE: austerità o crescita? Piazza Affari maglia nera d’Europa, lo spread pesa sui bancari

lunedì 4 marzo 2013, di Valentina Pennacchio

Ad una settimana dal voto, la situazione italiana approda sul tavolo dell’Eurogruppo riunitosi oggi per affrontare anche la “questione Cipro”, che ha bisogno di almeno 18 miliardi di euro. Krugman ha definito il voto italiano un “referendum sull’austerità” con pronta smentita della Merkel:

“Sembra che dopo il voto italiano l’alternativa dell’Europa sia tra i programmi di austerità e rigore di bilancio e la crescita. Ma è una premessa sbagliata”.

Alla cancelliera tedesca fa eco il commissario agli Affari economici, Olli Rehn: “Non risolveremo i nostri problemi accumulando nuovo debito su quello esistente”. Il nodo della questione è trovare quindi un equilibrio tra austerità e crescita, pena, secondo alcuni, l’effetto contagio e la crisi dell’eurozona.

Questa ipotesi è sostenuta da William Davies, responsabile azionario globale di Threadneedle Investments:

Gli italiani hanno dato ai politici un chiaro mandato per il cambiamento. Hanno votato a favore dello stimolo, non dell’austerità e dovremmo chiederci se il piano Omt (gli acquisti di titoli di Stato di Paesi in difficolta varato da Draghi ma condizionato al risanamento dei conti pubblici, ndr) sia applicabile all’Italia dato che il governo non avrebbe alcun mandato per accettare qualsiasi restrizione alla politica economica. Quindi, a meno che gli europei non riducano la loro ossessione per gli obiettivi di bilancio, l’aumento del rischio determinato dal risultato elettorale italiano risiede in tutta la zona euro, non solo in Italia”.

Sul fronte interno nulla sembra risolversi, mentre Bersani propone un programma di 8 puti per ottenere la fiducia, i grillini del M5S tuonano: non daremo la fiducia. A 10 giorni circa dall’inizio ufficiale della XVII legislatura, l’unica certezza è il caos.

Europa

I listini europei si muovono contrastati, sulla scia della performance di Wall Street su cui pesano i tagli alla spesa di 85 miliardi di dollari. Il Ftse100 di Londra cede lo 0,52% e il Dax di Francoforte perde lo 0,21%. In controtendenza l’Ibex di Madrid avanza dello 0,72% e il Cac40 di Parigi dello 0,27%.

Piazza Affari

La prima seduta della settimana della Borsa di Milano chiude in ribasso. Piazza Affari veste la maglia nera d’Europa con il Ftse Mib a quota -0,85 e l’All Share che cede lo 0,74%. Lo spread supera i 340 punti. L’instabilità politica potrebbe pesare sul rating nel lungo periodo. E’ il parere di Fitch.

Buona performance per il comparto del lusso con Ferragamo e Luxottica. Il primo titolo beneficia di una redditività 2012 superiore alle attese, il secondo delle raccomandazioni di Kepler: da “hold” a “buy” con target price a 40 euro, rispetto ai 36,7 attuali.

Soffre invece il comparto bancario a causa dello spread, nonché Mediaset che crolla ancora, superando una perdita del 6%, dopo la condanna richiesta per Berlusconi con l’accusa di frode fiscale.

I rialzi

Nome Banca Pop Emilia Romagna Salvatore Ferragamo Luxottica Diasorin Stmicroelectronics
Variazione +2,72% +2,14% +1,88% +1,75% +1,40%

I ribassi

Nome Mediaset Mediobanca MPS Intesa Sanpaolo Saipem
Variazione -6,53% -4,67% -3,25% -3,22% -2,60%

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