Turchia: scontri polizia-manifestanti con tre morti. Borsa e Lira in caduta libera

E’ una fase molto delicata per la Turchia, dove sale a tre il numero delle vittime a seguito dei violenti scontri tra manifestanti e polizia. Le proteste della popolazione sono contro il governo guidato dal premier Recep Tayyip Erdogan, che viene accusato di voler "islamizzare" il paese. La polizia sta provando a placare la rivolta con la forza, ma ora anche da un punto finanziario il paese rischia molto.

Dopo aver conquistato di recente il livello di "investment grade" da parte di due delle tre principali agenzie di rating (Fitch e Moody’s), gli investitori temono una deriva autoritaria del governo di Ankara. L’indice azionario Bist-100 della borsa di Ankara è crollato di oltre il 7%. Da un punto di vista macroeconomico, a maggio l’inflazione è risultata inferiore alle attese, mentre il Pmi manifatturiero è sceso a 51,1 da 51,3 punti.

Sul forex forti vendite sulla lira turca, scesa ai minimi da dicembre 2011 sul dollaro americano. Il tasso di cambio Usd/Try ha sfiorato 1,90. Nell’ultimo mese il cambio ha guadagnato più del 6%. In forte acsesa anche il cross Eur/Try, ai massimi da gennaio 2012 a 2,47. Negli ultimi trenta giorni il cambio ha guadagnato il 4,5%.