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Trump e i commenti razzisti, nuove accuse di xenofobia per il presidente Usa
sabato 3 novembre 2018, di
Mancano pochi giorni all’appuntamento elettorale di midterm. A due anni dall’elezione del presidente, gli Stati Uniti si preparano al primo importante test sull’amministrazione Trump.
Mentre il Tycoon è in giro per comizi e l’Istituto per gli studi di politica internazionale dedica un dossier al presidente americano, evidenziando un bilancio positivo dei principali risultati raggiunti in economia, politica interna e politica di sicurezza, non mancano i detrattori.
Elezioni di midterm, su Trump la scure dei commenti razzisti
In un’intervista pubblicata ieri da Vanity Fair America, l’ex avvocato personale del presidente Trump, Michael Cohen, descrive un personaggio xenofobo, razzista, sempre pronto a offendere l’elettorato nero.
L’avvocato racconta, nel dettaglio, le loro conversazioni private. Durante questi incontri, più e più volte il presidente Usa avrebbe utilizzato un linguaggio denigratorio, dandosi a commenti molto negativi su persone di colore.
“I neri sono troppo stupidi per votarmi”, avrebbe detto Trump commentando l’affluenza a uno dei suoi raduni nel corso della campagna elettorale del 2016.
Poi le offese al leader sudafricano Nelson Mandela nel giorno della sua morte. Mentre erano in viaggio alla fine del 2000, dice ancora Cohen:
“stavamo andando dall’aeroporto all’hotel, e abbiamo guidato attraverso quello che sembrava un quartiere più critico. Trump ha fatto un commento, dicendomi che solo i neri possono vivere così.”
Nella stessa intervista l’avvocato si è detto dispiaciuto per non essersi dimesso: “avrei dovuto essere una persona migliore, e avrei dovuto lasciare l’incarico”, ha detto.
Le accuse di Cohen contro il suo ex capo arrivano dopo un’indagine federale avviata nei confronti dell’avvocato per i reati di evasione fiscale, frode bancaria e violazioni finanziarie. Cohen si è dichiarato colpevole e dovrebbe essere condannato a dicembre.
Sia Vanity Fair che la Cnn hanno chiesto alla Casa Bianca di replicare alle accuse di razzismo, per il momento non hanno ricevuto alcun commento sulla vicenda.
Lo spot razzista che indigna il web
Queste dichiarazioni sono solo l’ultima tegola che si abbatte sul presidente Trump, a poche ore dalle elezioni. Da sempre etichettato come xenofobo e maschilista, solo qualche giorno fa era stato lo stesso Trump a pubblicare su Twitter uno spot razzista che ha suscitato numerose polemiche.
Nel filmato scorrono le immagini di Luis Bracamontes, clandestino messicano pluriomicida, e si accostano a quelle dei migranti che entrano negli Stati Uniti.
“Ho ucciso quei fo****i poliziotti. Sono morti. Evaderò presto e ne ucciderò altri”,
dice sorridendo Bracamontes durante il processo per omicidio nel 2014. A margine la scritta:
“l’immigrato illegale ha ucciso la nostra gente! I democratici lo hanno lasciato entrare. I democratici lo hanno lasciato restare”.
Il video continua mostrando le immagini dei migranti che sventolano bandiere del sud America e abbattono i cancelli. Un cronista intervista uno di loro: “Voglio tornare e chiedere l’amnistia per il reato che ho commesso: tentato omicidio”, gli dice.
“Chi altro lasceranno entrare i democratici?”, continua lo spot. Il presidente Donald J. Trump e i Repubblicani stanno rendendo di nuovo sicura l’America, la conclusione della pubblicità elettorale.