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Tobin Tax: esenti i fondi sovrani, ma non i fondi etici. Ecco alcune precisazioni
martedì 27 agosto 2013, di
In vista del prossimo 16 ottobre, data in cui entrerà ufficialmente in vigore la tobin tax, il Ministero dell’economia e della finanza ha pubblicato un documento con alcuni chiarimenti che riguardano le transazioni finanziarie interessate dalla tassa. La materia è abbastanza complessa e i confini tra ciò che si deve tassare e ciò che invece è esente non sono stati, almeno finora, molto chiari neanche per gli addetti al lavori.
Anche l’entrata in vigore della tobin tax avverrà a scaglioni, con ritardi e rinvii. Il pagamento della tassa da pagare al fisco da parte degli intermediari infatti è slittata dal 16 luglio al 16 ottobre 2013; la tassa per i trasferimenti azionari è già in vigore dal 1 marzo scorso, mentre quella per i contratti derivati sarà dovuta al fisco a partire dal 1 settembre. In questa data scatterà anche il pagamento per la "tassa antispeculazione", ovvero la tassa applicata alle operazioni di high frequency.
Iter di applicazione
La tobin tax è una tassa che trova i suoi presupposti di base nella normativa europea. Secondo la legge 228/2012 infatti l’unione europea ha fissato l’entrata in vigore della tobin tax per il primo gennaio 2014. Per esigenze di cassa, l’ex premier Mario Monti e il suo governo di tecnici avevano deciso, tramite una normativa nazionale, di anticipare la riscossione della tobin tax sulle transazioni finanziarie.
Con un decreto del Mef quindi le istruzioni operative per l’Italia sono state emanate il 21 febbraio scorso. Il 15 giugno però con il Dl 69/2013 il governo decreta lo slittamento dell’imposta dal 1 luglio al 1 settembre e dei versamenti al 16 ottobre 2013. Ed è proprio in vista di questa data che il Ministero dell’economia e finanza ha pubblicato sul sito un documento con le risposte alle domande più frequenti sull’applicazione della tobin tax.
Fondi sovrani esenti, fondi etici no
Come puntualizza il Mef, i fondi sovrani sono esenti dal versamento della tassa sulle transazioni finanziarie nel momento in cui investono riserve ufficiali dello Stato.
Al contrario, la tassa che dovrebbe garantire allo stato entrate per almeno 1 miliardo all’anno, è applicata anche sui fondi etici. Il Ministero infatti precisa che "gli acquisti di azioni e le operazioni in derivati fatti da fondi etici o nell’ambito di gestioni di portafogli qualificati come etici o socialmente responsabili sono soggetti" alla tobin tax.
In vista del prossimo 16 ottobre termine per il primo versamento della tobin tax, il dipartimento finanze del tesoro fornisce alcuni chiarimenti sul perimetro di applicazione della nuova imposta. La tobin tax, così come è stata approvata in Italia, è valida per tutte le transazioni che hanno per oggetto azioni o derivati con sottostante azioni, purché le operazioni si traducano in un passaggio di proprietà. Ad esempio, sono soggetti alla tobin tax tutti i derivati il cui sottostante "è rappresentato da indici, misure, rendimenti su azioni o su indici cui si riferiscono le misure o i rendimenti".
Rientrano nel campo d’azione della tobin tax "i derivati il cui sottostante sia rappresentato da misure o rendimenti su azioni o su indici, quando tali misure sono collegate al valore delle azioni (rappresentato dal loro prezzo di mercato), in modo che la variazione del prezzo suddetto determini una variazione della misura o rendimento ad esso subordinata", tra questi quindi i dividend swap, i credit default swap e i future on index dividend.