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Tesla rinvia ancora una volta gli obiettivi di produzione della Model 3

giovedì 4 gennaio 2018, di Lorenzo Baldassarre

Tesla rinvia ancora una volta gli obiettivi di produzione della Model 3. Sebbene la produzione sia in crescita, è ancora lontano il target delle 5.000 auto a settimana annunciato da Elon Musk, che prevede di raggiungerlo nel secondo trimestre del 2018. A Wall Street sono alti i timori che Tesla non riesca a diventare un produttore di auto di massa.

Tesla rinvia ancora gli obiettivi di produzione della Model 3

Tesla ha venduto nell’ultimo trimestre del 2017 solo 1.550 Model 3, abbondantemente sotto la previsione degli analisti di FactSet, che prospettavano 4.100 unità, e contro un sondaggio effettuato da Bloomberg presso analisti, che stimavano quota 2.900 unità.

La Model 3 doveva segnare l’ingresso nel mercato di massa per Tesla grazie al prezzo più alla portata (35.000 dollari) rispetto agli altri modelli della casa statunitense, ma il problema relativo ai cosiddetti “colli di bottiglia” riscontrato nella Gigafactory ha rallentato la produzione dell’ultima vettura di Tesla.

Gli ordini alla sua inaugurazione erano 500.000, dando quindi l’idea che sarebbero serviti molti mesi di lavoro per l’azienda guidata da Elon Musk per terminare le consegne. L’obiettivo del CEO è di arrivare a 5.000 modelli a settimana entro i primi sei mesi del 2018.

Elon Musk conta di produrre in generale 500.000 auto in un anno e ha dichiarato che il problema ai colli di bottiglia è stato superato, tanto che negli ultimi 7 giorni lavorativi a dicembre sono state prodotte 793 Model 3, che corrispondono alla metà del totale dell’intero trimestre.

Inizialmente gli obiettivi di produzione dovevano essere raggiunti entro il 31 dicembre 2017, poi posticipati al 31 marzo 2018 e ora entro il 30 giugno 2018. L’azienda prospetta di alzare la produzione di Model 3 a 2.500 auto nel primo trimestre del 2018, per poi arrivare al target di 5.000 nel secondo trimestre del 2018.

Tesla: il progetto è ancora valido?

Wall Street è preoccupata che Tesla non riesca a fare il grande passo da azienda di nicchia a produttore di auto di massa. Il titolo ha guadagnato il 46% nel 2017 e ha portato la capitalizzazione della società a 50 miliardi di dollari, ma la terza trimestrale dell’anno appena concluso è stata la peggiore di sempre, dal momento che ha registrato perdite per 619 milioni di dollari contro i 22 milioni di utili dello stesso periodo del 2016.

Il titolo di Tesla sarà dunque osservato speciale a Wall Street nella sessione americana che inizierà alle 15.30 italiane. Nel pre-market il titolo è già dato a -2,76% con il valore delle azioni che scende a 308,49$ l’una.

Qualche dato positivo per l’azienda californiana in ogni caso c’è. La vendita dei modelli meno recenti, ovvero la Model S e la Model X, è andata oltre le previsioni risultando in aumento del 33% rispetto al 2016. In totale sono state vendute 101 mila vetture fra le Model S e X, ottenendo vendite record in Norvegia.

Nel quarto trimestre del 2017 le consegne di questi due modelli sono andate a gonfie vele, arrivando a quota 29.870 vetture, di cui 15.200 Model S (+20%) e 13.120 Model X (+38%) e le già citate 1.550 Model 3.

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