Tassi in crescita per i titoli "rifugio". Bund oltre il 2%, T-Bond USA sfiorano il 3%

Le aspettative di avvio del tapering negli Stati Uniti, la crescita dell’economia americana e i segnali di risveglio della locomotiva europea stanno creando i presupposti per un deciso movimento al rialzo dei tassi sui titoli di stato di quei paesi considerati un "porto sicuro" nelle fasi di recessione e turbolenza finanziaria. Dopo la riunione della BCE di ieri, che ha lasciato i tassi invariati allo 0,5%, e in attesa del meeting del Fomc del prossimo 17 e 18 settembre, gli investitori hanno confermato il trend in atto già da qualche mese: vendere i titoli di stato delle economie più solide.

Ieri i tassi sul Bund tedesco a 10 anni hanno rotto la soglia psicologica del 2% per la prima volta da marzo 2012, con una crescita di 11 punti base nella giornata di ieri (tassi al 2,04%). Volano anche i tassi sui T-Note americani a 10 anni, saliti fino al 2,98% sui massimi degli ultimi due anni. Secondo gli analisti del mercato del reddito fisso, i Treasuries a stelle e strisce possono raggiungere un tasso decennale del 3,5%.

In Europa non è andata meglio anche ad altri paesi "core". La Francia ha collocato Oat a 10 anni con tassi in crescita al 2,57%, ma sul mercato secondario i tassi sono volati al 2,63% sui livelli più alti dalle ultime elezioni presidenziali. Balzo anche per i tassi di Austria, Danimarca e Finlandia, con valori che non si vedevano da almeno 12 mesi. Gli investitori vendono bond governativi "sicuri" e comprano quelli della periferia, decisamente più redditizi e considerati molto meno rischiosi che in passato.

La Spagna ha venduto in asta Bonos a 10 anni con tassi in calo al 4,5%, sui livelli più bassi da settembre 2010. Continua così il riavvicinamento ai tassi italiani. Lo spread Italia-Spagna è ora soltanto di pochi cents a favore di Roma: valori così vicini non si vedevano da quasi un anno e mezzo. Ieri lo spread Btp-Bund ha chiuso appena sotto 250 bp, mentre lo spread Bonos-Bund a 257 bp. Il rendimento del Btp a 10 anni è ora pari al 4,54%.