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Svizzera: perché l’export sale nonostante il super franco?

giovedì 26 gennaio 2017, di admin

Perché le esportazioni della Svizzera raggiungono livelli da record nonostante il rialzo del franco svizzero?

Il franco svizzero continua ad essere oggetto di interesse da parte dei trader, che decidono di accumulare posizioni sulla valuta ignorando la possibilità che la Swiss National Bank possa intervenire di nuovo sui mercati valutari.

A spingere l’interesse sul franco svizzero, spiega Peter Rosenstreich, Head of Market Strategy e Arnaud Masset analista di Swissquote, è la ripresa dell’economia svizzera - testimoniata dall’andamento della bilancia commerciale prima dell’apertura della sessione europea di giovedì. Contribuisce lo status del franco svizzero di “investimento protetto”, soprattutto in un contesto caratterizzato dall’incertezza proveniente dalle politiche di Trump negli USA e dalle elezioni in programma in Europa nel 2017.

Tuttavia, Swissquote crede che la SNB possa di nuovo nel mercato del Forex sul cambio euro-franco svizzero, anche se fino ad oggi la banca centrale svizzera si è mostrata relativamente a proprio agio con una valuta apprezzata.

Svizzera: esportazioni da record nonostante l’apprezzamento del franco

Il report odierno mostra che nel 2016 l’export della svizzera è aumentato del 3,8% in termini nominali e del 9,9% in termini reali (contro attese ferme a un +4%) a 210,7 miliardi di franchi svizzeri. Lo scorso anno, invece, si era registrata una flessione del 2,6%.

Ad ogni buon conto, la differenziazione tra i vari settori industriali si è rivelata più che disomogenea dato che la crescita è ascrivibile principalmente ad un rapido aumento dei prodotti chimici e farmaceutici (+11,4%) oltre che a quelli tessili, abbigliamento e calzature (+10%).

Dall’altra parte invece l’incubo continua per l’industria degli orologi, giù per il secondo anno consecutivo del 9,9% (equivalente a 2,1 miliardi di franchi). Balzo positivo del 4,1% anche delle importazioni a 173,2 miliardi di franchi. A livello geografico le esportazioni verso gli Usa hanno riflettuto il maggior aumento (+13%) registrando un nuovo record a 4 miliardi, mentre quelle verso l’Europa sono aumentate del 4% grazie al fatto che la Germania ha incrementato i suoi acquisti dalla Confederazione di 3 miliardi di franchi.

Il commercio estero di Berna ha chiuso l’anno in positivo grazie a un aumento del 9,9% mese su mese (contro un calo del 4% mensile a novembre) mentre le importazioni si sono contratte dello 0,8% mese su mese (-4,5% la lettura precedente). Tutto sommato, la bilancia commerciale si è ridotta a 2,72 miliardi di franchi dai 3,5 di novembre. Come al solito, le esportazioni di orologi sono diminuite nel corso di dicembre, giù del 4,6% anno su anno a causa soprattutto del crollo delle vendite (-15,7%) a Hong Kong, che rappresenta il Paese che importa più orologi al mondo. Di positivo invece l’export diretto verso Stati Uniti e Cina si è ripreso molto velocemente crescendo rispettivamente del 10,9 e del 27,6%.

Svizzera: quali prospettive?

Swissquote specifica che, guardando al prossimo futuro, si aspetta una continuazione della pressioni sull’economia svizzera a causa dell’incertezza interna all’Eurozona, che è il primo partner commerciale della Svizzera.

Occhi anche sulla politica protezionistica di Donald Trump, neopresidente degli Stati Uniti, che potrebbe influire sull’export svizzero.

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