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Studi di settore, regime premiale: dati infedeli non impediscono l’accesso
martedì 31 maggio 2016, di
I contribuenti che non hanno compilato correttamente i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dello studio di settore possono comunque accedere alle agevolazioni previste dal regime premiale, a patto che gli errori non siano in grado di apportare delle modifiche alla situazione di congruità, coerenza e normalità.
A ricordarlo è un comunicato stampa dello scorso 30 maggio da parte dell’Agenzia delle Entrate, che a sua volta cita la circolare n. 24/E e i successivi chiarimenti, tra cui spicca la possibilità di poter avere accesso al regime premiale anche se l’indicazione è infedele.
In particolare, nel suo approfondimento introduttivo sulle novità sugli studi di settore e sui casi di indicazione infedele dei dati, l’Agenzia delle Entrate ha precisato come questi non sempre precludano l’accesso ai benefici del regime premiale: secondo il Fisco, la permanenza all’interno del regime può ancora sussistere se i dati errati non hanno modificato l’assegnazione ai cluster e le condizioni di congruità, coerenza e normalità.
Dunque, in questi casi si può confermare l’assegnazione allo stesso regime premiale e la conseguente possibilità per i contribuenti di beneficiare dell’esclusione dagli accertamenti analitico-presuntivi, della riduzione di un anno dei termini di decadenza per l’attività di accertamento e della possibilità di determinazione sintetica del reddito complessivo, solamente nell’ipotesi in cui il reddito complessivo stesso superi di almeno un terzo quello che è stato dichiarato (ex un quinto).
In aggiunta a quanto sopra, l’Agenzia delle Entrate nel comunicato del 30 u.s. ha ribadito come siano sanzionabili solamente “i casi in cui i dati e le informazioni, dichiarati in maniera infedele, risultano rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore, in termini di assegnazione ai cluster di riferimento, di stima dei ricavi o dei compensi, di calcolo degli indicatori di normalità o di coerenza”.
Infine, nelle comunicazioni elaborate dal Fisco trova spazio anche l’annuncio dell’approvazione di 70 evoluzioni di studi di settore e di 5 specifici indicatori territoriali, necessari per poter tenere in debita considerazione del luogo in cui viene svolta l’attività economica, l’aggiornamento delle analisi territoriali a seguito dell’istituzione dei nuovi comuni, l’elaborazione di 4 studi su base regionale mediante la metodologia dei “modelli misti” e la revisione congiunturale speciale (“crisi”), oltre a diverse novità che interessano la modulistica.
Per poterne sapere di più, e leggere integralmente il comunicato e la circolare, vi consigliamo di consultare il sito internet dell’Agenzia delle Entrate, all’indirizzo web agenziaentrate.gov.it.