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Sprofonda il PIL della Grecia: -1,2% nel quarto trimestre. Un vero e proprio disastro
lunedì 6 marzo 2017, di
La crisi in Grecia si fa sempre più intensa e il suo PIL cola a picco per il quarto trimestre, segnando un brutto -1,2%. Nel terzo trimestre sembrava che si fosse avviato un processo di miglioramento, con il PIL che era riuscito a crescere dell’0,6%, il peggiore dell’eurozona, ma comunque oltre le attese.
Con i nuovi dati però la situazione torna ai trimestri precedenti e si aggrava ancora di più. Le stime indicavano un calo di solo 0,4%, una flessione che poteva essere normale date le politiche di tagli che il governo di Tsipras si apprestava ad attuare.
Il dato sul PIL inoltre potrebbe mettere in difficoltà seria difficoltà la nazione, che si trova a dover fare i conti con i creditori e il Fondo Monetario Internazionale.
Deve essere accettato il nuovo flusso di pagamenti e il nuovo piano per salvare lo stato dall’inevitabile default di luglio. I dati del PIL sono però peggiori del previsto e le misure di austerità imposte dall’UE riprendono a far sentire il loro peso: la spesa infatti si contrae e la produzione si arresta.
Non solo i dati sul PIL: la corsa allo sportello è iniziata
A preoccupare non sono solo i dati sul PIL, ma anche la diminuzione dei depositi bancari ellenici scesi vertiginosamente negli ultimi mesi. Da gennaio ad oggi le famiglie e le imprese hanno infatti effettuato ritiro per l’ammontare di 1,534 miliardi di euro.
I depositi bancari arrivano così ai livelli più bassi dal 2001, con soli 119,75 miliardi nelle casse. Un chiaro segnale della paura che i greci hanno al momento e dell’ansia per il terzo salvataggio della nazione.
Un dato di gran lunga più inquietante di quello di metà febbraio quando si era arrivati a quota: 129,09 miliardi.
La possibilità di tornare alla moneta nazionale infatti sta scatenando una vera e propria corsa allo sportello, che potrebbe avere delle conseguenze devastanti per il paese.
Nel frattempo Tsipras si augura di giungere al più presto ad un accordo con il Parlamento europeo, che al momento non è contento delle manovre attuate dal governo greco.
Le riforme di austerità non infatti state applicate fino in fondo e non si sono strutturati i cambiamenti che erano stati richiesti.
Il 20 marzo intanto si terrà l’incontro tra i ministri delle Finanze dell’eurozona, che si svolgerà a Bruxelles. La prima discussione per approvare la tranche di aiuti è invece stata stabilita per il 7 aprile 2017.
Non è ancora chiaro però quali saranno le richieste di Tsipras e in che modo pensa di apportare delle modifiche all’economia greca che continua a soffrire.