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Spagna: 25 aprile, il giorno della disperazione. Nuovo record di disoccupazione dal 1976

venerdì 26 aprile 2013, di Erika Di Dio

Mentre in Italia ieri si festeggiava il giorno della liberazione, in Spagna si consumava il giorno della disperazione. La capitale spagnola ha infatti assediato nuovamente il parlamento, risultato del nuovo record di disoccupazione registrato nel paese. Nel primo trimestre il tasso si disoccupazione è salito al 27,2% più del 26,5% che i mercati attendevano, secondo i dati diffusi dall’Istituto nazionale di statistica. I senza lavoro sono ora più di 6 milioni di persone.

Scontri a Madrid

La Spagna inizia a seguire quindi la scia della Grecia, che ha assistito ad assedi al Parlamento per giorni, settimane, mesi interi, tanto da portare alla decisione di assumere i famosi mercenari della Blackwater per dare massima protezione al Parlamento stesso.

Erano 1.400 i poliziotti presenti ieri a Madrid per presidiare il Parlamento spagnolo da un’ondata di manifestanti contro la crisi; il Corriere della Sera riporta,

Scontri giovedì sera nel centro di Madrid nei dintorni del Parlamento tra forze dell’ordine e manifestanti convocati dalla piattaforma «En Pie!» (in piedi), che ha convocato la manifestazione «Occupiamo il Congresso». Manifestanti hanno lanciato oggetti contro la polizia, che ha caricato a più riprese. Poco dopo le 20:30, i manifestanti hanno iniziato a lasciare la Placa de Neptuno, il fulcro della dimostrazione. La tensione, anche a sera inoltrata, è rimasta molto alta: in tutto, a fine giornata, sono stati fermati 15 dimostranti e 14 agenti sono rimasti feriti. Corriere della Sera, 26 Aprile 2013

Prospettive negative

Dati sconcertanti quelli registrati alla fine di marzo per quanto riguarda la disoccupazione spagnola; il segretario di Stato all’occupazione, Engracia Hidalgo, ha voluto comunque precisare che il governo spagnolo continua a lavorare senza sosta affinché "la Spagna torni a essere un Paese di opportunità per tutti e si creino quanto prima le condizioni economiche che consentano la crescita e la creazione di impiego".

Resta irrisolto soprattutto il problema fondamentale del Paese, ossia la perdita di capacità di competere e la conseguente mancanza di crescita. E intanto la debole performance economica potrebbe rappresentare secondo Moody’s un rischio effettivo, che potrebbe portare a una revisione al ribasso del rating Baa3.

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