Sondaggi politici elettorali, TG La7: ecco perché il M5S governerà l’Italia

Sondaggi politici elettorali di oggi: ecco per quale motivo il M5S potrebbe governare l’Italia.

Secondo gli ultimi sondaggi politici dell’Istituto EMG Acqua fatti per il TG La7, viste le intenzioni di voto degli italiani ci sono delle buone possibilità che, se si votasse oggi, il Movimento 5 Stelle potrebbe salire al governo.

Infatti, gli ultimi sondaggi politici elettorali hanno rilevato una leggera flessione del PD, a favore del Movimento 5 Stelle. In negativo anche il centrodestra, nonostante questo rappresenti ancora il primo listone, con il 31,6% delle preferenze.

Ma se il centrodestra è ancora il favorito al primo turno, perché se si votasse oggi il M5S avrebbe delle possibilità di governare l’Italia? Per capirlo, dobbiamo analizzare nel dettaglio gli ultimi sondaggi politici fatti dall’Istituto EMG Acqua e mandati in onda nell’ultima edizione del TG La7 di ieri sera.

Sondaggi politici elettorali: cala il PD, il M5S continua a salire

Gli ultimi sondaggi politici elettorali condotti da EMG Acqua hanno rilevato un cambiamento nelle intenzioni di voto degli italiani.

Infatti, nonostante il PD sia ancora il primo partito in Italia, con il 31,2% dei consensi, negli ultimi rilevamenti c’è stato un calo dello 0,1%. Il M5S invece continua nella sua ripresa, dopo che nelle scorse settimane aveva accusato un calo di consensi causati dal “Caso Quarto”.

Nel dettaglio, nei sondaggi politici elettorali di oggi il M5S è in crescita dello 0,2%, classificandosi al secondo posto nella classifica dei partiti più votati, con il 26,4% delle preferenze.

Nel centrodestra la situazione invece è diversa per i vari partiti della coalizione. Infatti, mentre la Lega Nord di Salvini si posiziona subito dopo i pentastellati con il 14,8% (+0,1%), per Fratelli d’Italia si è registrato un calo dello 0,3% dei consensi.

Resta stabile invece Forza Italia, ferma al quarto posto con il 12,5% delle preferenze.

Ciò che preoccupa di più però sono i dati rilevati da EMG per quanto riguarda la partecipazione attesa degli italiani. Infatti, se si votasse oggi, il 39,9% degli italiani (+1,1%) si asterrebbe dal voto. Il 2,9% invece consegnerebbe la scheda bianca, mentre gli indecisi sarebbero il 13,9% (-0,3%).

Questo cambio di atteggiamento dovrebbe essere causato dalle notizie di un imminente intervento militare del nostro Paese in Libia. Infatti, come dichiarato da Masia durante l’ultima edizione del TG La7:

“Io credo che (l’aumento dell’astensione) sia legato al fatto che in questi ultimi giorni si sia parlato molto dell’eventuale intervento militare in Libia e sappiamo che gli italiani di fronte alla guerra si ritraggono. Quindi è probabile che questo abbia causato il balzo dell’astensione che è il vero dato visibile di questa settimana”.

Sondaggi politici elettorali: ecco perché il M5S governerà l’Italia

Così come accade ormai da molto tempo, i sondaggi politici elettorali hanno rilevato che in caso di ballottaggio il M5S vincerebbe sia con il PD che con la coalizione del centrodestra.

Nel dettaglio, gli ultimi sondaggi politici di EMG hanno rilevato queste percentuali di voto:

• PD 49,3% (+0,1%) e M5S 50,7% (-0,1%);
• Centrodestra 47,5% (+0,1%) e M5S (-0,1%);
• Centrodestra 47,2% (-0,4%) e PD 52,8% (+0,4%).

Quindi, se si votasse oggi e si arrivasse al ballottaggio, il Movimento 5 Stelle avrebbe delle ottime possibilità di governare l’Italia.

Tuttavia, c’è un grosso ostacolo che potrebbe impedire al M5S di raggiungere la vittoria. Infatti, se il centrodestra si presentasse alle elezioni con un unico listone formato da Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia, il M5S resterebbe fuori dal ballottaggio.

Infatti, secondo i sondaggi politici di oggi, il listone del centrodestra è primo con il 31,6% delle preferenze (-0,4%) seguito dal PD, con il 31,2%. Quindi il ballottaggio sarebbe riservato a questi due partiti, con il PD che andrebbe a vincere.

Tuttavia, il centrodestra ha già dimostrato di avere delle profonde spaccature interne, come testimoniato dalla difficoltà nello scegliere il candidato sindaco di Roma. Per questo i tre partiti potrebbero arrivare ad una definitiva rottura prima delle prossime elezioni politiche e chi ne trarrà vantaggio, in quel caso, sarà il Movimento 5 Stelle.