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Sondaggi elezioni europee 2014: M5s scippa seggi a Forza Italia e gli euroscettici continuano a crescere

giovedì 17 aprile 2014, di Valentina Brazioli

Sondaggi elezioni europee 2014, mai come oggi il risultato elettorale del 2009 è sembrato così distante. Sebbene i rumors in Transatlantico sconsiglino di fare i conti prima che Silvio Berlusconi – nell’inedito ruolo di affidato in prova ai servizi sociali – abbia iniziato davvero a fare campagna elettorale, i numeri al momento sembrano escludere il ripetersi di quanto accaduto nell’ultima tornata elettorale comunitaria.

I risultati del 2009

Proprio nel 2009, infatti, l’ex Popolo della Libertà con i suoi alleati riuscì a spedire a Bruxelles ben 34 deputati. Un numero che consentì all’allora premier di considerarsi davvero parte integrante del Partito Popolare Europeo, nonostante i malumori di Angela Merkel. Ad oggi, complice anche la scissione dell’Ncd e di Fratelli d’Italia, il non entusiasmante indice di gradimento attribuito a Forza Italia (fermo a quota 22 per cento) non riuscirà sicuramente a garantire lo stesso successo. Secondo le stime elaborate da Votewatch, ventidue seggi, infatti, sono considerati praticamente già persi.

Il probabile exploit del M5S

Ma chi si sta davvero avvantaggiando del possibile tracollo del centrodestra italiano? In epoche non molto lontane, caratterizzate dal bipolarismo, la risposta sarebbe stata scontata. Oggi, invece, non lo è affatto: secondo i sondaggi, 18 dei 22 seggi vacanti sarebbero pronti a finire direttamente al Movimento 5 stelle, il quale riuscirebbe così a sbarcare in Europa da neofita assoluto ma con una pattuglia di parlamentari di tutto rispetto.

Il prevedibile successo del Pd

Insomma, mentre Forza Italia e M5s sembrano destinati a doversi scontrare per la conquista del secondo posto, praticamente nessuno ha dubbi sul successo di un Partito democratico a guida Matteo Renzi. Sebbene il nome nel simbolo sia un generico “Pse”, infatti, il Pd punta tutto sulla capacità attrattiva dell’ex sindaco rottamatore. Una scommessa che dell’azzardo ha ben poco: Votewach considera già che i 23 seggi conquistati nel 2009 siano destinati a salire a quota 29.

Popolari in vantaggio sui Socialisti, non si ferma l’ondata euroscettica

Andando invece a considerare il quadro nel suo complesso, nelle ultime settimane c’è stata un’improvvisa rimonta del Partito Popolare, complice il voto amministrativo in Francia e il nervosismo registrato nei Paesi più vicini all’Ucraina. Secondo i più attenti osservatori, però, il 25 maggio dovrebbe riuscire a spuntarla comunque il Partito Socialista.

Gli euroscettici avranno un loro gruppo parlamentare?

Più difficile, invece, capire cosa faranno i movimenti euroscettici europei che riusciranno a raggiungere Bruxelles: pur estremamente eterogenei fra di loro, se unissero le loro forze potrebbero addirittura mettere insieme un gruppo autonomo con 38 deputati provenienti da sette Paesi diversi. Se è lecito immaginare che il movimento di Beppe Grillo sia indisponibile a scendere a patti e preferirà come sempre la strada della solitudine, altri partiti anti euro sembra che siano già al lavoro per stabilire i primi contatti.

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