Shutdown: il governo federale USA rimarrà chiuso. Stati Uniti verso il default

Il governo statunitense comincerà oggi il tanto temuto shutdown. Alcune agenzie federali chiuderanno, mandando a casa decine di migliaia di lavoratori. E’ questo il risultato del fallito accordo tra democratici e repubblicani sul bilancio provvisorio. L’ultima chiusura risale a 17 anni fa e costò circa 2 miliardi di dollari. Al governo era seduto Bill Clinton.

Una nuova recessione (?)

Impatto immediato su tutta l’economia, il peggiore dalla seconda guerra mondiale. Cosi si è espresso Obama, che parlando alle truppe americane ha dichiarato

Voi e le vostre famiglie meritate molto meglio delle disfunzioni che abbiamo visto al Congresso

In seguito al blocco dei fondi scattato alle 6 ora italiana 800 mila statali non riceveranno più lo stipendio; parchi naturali, musei e sportelli ministeriali chiuderanno.

Un batosta per l’economia americana che stava cominciando a riprendersi a fatica dalla più grave recessione della sua storia dopo quella del ’29. I tagli alla spesa peggioreranno ulteriormente la situazione. Come sottolineato dagli analisti di Barclays,

le misure attuali eroderanno la fiducia creatasi dopo le dichiarazioni della Fed di posticipare il tapering sul quantitative easing

Muro contro muro al Congresso

Lo scontro tra repubblicani e democratici sul bilancio provvisorio ha riguardato prevalentemente la riforma sanitaria; il partito conservatore ha deciso di bloccare ogni finanziamento alla controversa Obamacare, proponendo di ritardare di un anno il via alla celebre riforma. Ma i democratici non hanno ceduto, chidedendo l’immediata applicazione di una legge approvata tre anni fa. Risultato? Muro contro muro.

Posti di lavoro a rischio

La chiusura parziale delle agenzie federali potrà costare circa 200 milioni di dollari al giorno alla regione della capitale Washington, quella con più alta concentrazione di dipendenti pubblici e appaltatori federali. Inoltre, oltre 800mila dipendenti pubblici potranno essere a vario titolo subire l’effetto negativo di uno shutdown.

Libera traduzione da: Richard McGregor and Richard Politi per il Financial Times