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Scontrini addio dal 2017: così cambia il Fisco
giovedì 23 aprile 2015, di
Rivoluzione Fisco. Dal 2017 i commercianti non dovranno più necessariamente emettere lo scontrino fiscale, strumento anti evasione introdotto nel 1985 dall’allora ministro delle finanze Bruno Visentini.
Lo schema di decreto legislativo varato dal Cdm prevede un iter ben preciso.
- dal 1 luglio 2016 l’Agenzia delle Entrate renderà disponibile un servizio utile ai fini della creazione e della trasmissione delle fatture elettroniche, mentre dal 1 gennaio 2017 il MEF rilascerà ai soggetti passivi IVA il “sistema di interscambio”, già attivo per la fatturazione elettronica della PA, grazie a cui i contribuenti potranno ricevere e inviare fatture attive e passive;
- sempre dal 1 luglio 2017 dette fatture potranno essere trasmesse all’Agenzia delle Entrate secondo delle tempistiche e delle regole tecniche che saranno stabilite “sentite le associazioni di categoria” e con con Provvedimento direttoriale.
Fatturazione elettronica tra privati
L’estensione della fatturazione elettronica anche ai rapporti tra privati inaugurerà una nuova era fiscale: i registratori di cassa dei negozi saranno collegati alla banca dati dell’Agenzia delle Entrate, così da poter tracciare gli incassi degli esercizi commerciali, che saranno confrontati con la merce comprata da ogni negozio. In caso di incongruenze scatteranno i controlli. La misura sarà prima applicata in via sperimentale nella GDO per poi essere estesa anche agli esercizi al dettaglio.
Come si legge in una nota del Cdm:
"La misura si rivolge a tutti i soggetti passivi IVA e introduce incentivi, in termini di riduzione degli adempimenti amministrativi e contabili, a vantaggio delle imprese che la utilizzano. Il provvedimento è in linea con l’impostazione dell’Ocse, secondo cui il fisco deve trasformarsi da verificatore ex post a soggetto che facilita gli adempimenti fiscali sfruttando le leve della tecnologia".
In sostanza.
"per tutti i soggetti che effettuano cessioni di beni e prestazioni di servizi è prevista la facoltà di trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati dei corrispettivi, in sostituzione degli obblighi di registrazione. L’opzione ha effetto per cinque anni e si estende di quinquennio in quinquennio. In sostanza si tratta del superamento dello scontrino a fini fiscali. Resta comunque fermo l’obbligo di emissione della fattura su richiesta del cliente (necessaria ad esempio per attivare una garanzia, o per dimostrare un avvenuto acquisto)".
Lo scontrino fiscale cartaceo non scomparirà definitivamente nel 2017, poiché il passaggio sarà graduale. I contribuenti inoltre potranno continuare a richiederlo a garanzia dell’acquisto e del pagamento effettuato.
Dal canto loro i commercianti riceveranno delle agevolazioni per essere spinti a fare ricorso alla fatturazione elettronica. Un esempio? Beneficeranno di rimborsi IVA più veloci e saranno esentati dallo Spesometro, che prevede sanzioni piuttosto elevate, alle quali si può sfuggire con 6 modalità di ravvedimento.