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Russia: outlook sul rating sovrano tagliato da S&P e Fitch a "negativo"

venerdì 21 marzo 2014, di Nicola D’Antuono

Le sanzioni dell’Occidente contro la Russia - colpevole di aver “aggredito” un paese sovrano annettendo di fatto il territorio della Crimea, che fino a quel momento era sotto l’egida dell’Ucraina – hanno spinto due delle principali agenzie di rating internazionali a rivedere l’outlook relativo al giudizio sul merito di credito di Mosca. Si tratta di Standard & Poor’s e Fitch, convinte che le sanzioni occidentali possano deteriorare ancora di più la situazione economico-finanziaria della Federazione russa. Fitch ha tagliato l’outlook a “negativo” da “stabile” sul rating di lungo periodo BBB, che identifica un emittente di qualità media che ha le potenzialità di adempiere ai propri obblighi contrattuali nei confronti dei creditori. L’agenzia, però, ora potrebbe procedere con un downgrade sul rating sovrano, spingendo Mosca nel novero degli emittenti più speculativi.

Secondo gli esperti di Fitch, “le banche e gli investitori americani ed europei potrebbero essere riluttanti a concedere prestiti alla Russia nelle circostanze attuali”. Il timore maggiore espresso da Fitch è che l’economia russa possa rallentare pericolosamente, fino al punto in cui il governo dovrà intervenire per soccorrere il settore privato. Finora le sanzioni dell’Occidente non sono state molto dure, ma gli Stati Uniti potrebbero decidere di inasprirle vietando alle istituzioni finanziarie estere di fare affari con le banche e le aziende russe. Nelle prossime settimane Fitch deciderà se tagliare o meno il rating della Russia, ma nel frattempo ha abbassato le stime sul pil 2014-2015 rispettivamente all’1% e al 2%. Lo scorso anno la Russia è cresciuta dell’1,3%, sotto le aspettative.

E’ preoccupata delle condizioni economiche attuali e future della Russia anche l’altra grande agenzia di rating, ovvero Standard & Poor’s. Gli esperti di S&P hanno annunciato di aver tagliato l’outlook sul rating sovrano della Federazione russa a “negativo” da “stabile”, in vista di un imminente downgrade. Attualmente il rating di lungo periodo in valuta estera della Russia è pari a BBB, quello di breve periodo ad A-2. Il giudizio sul debito espresso in valuta locale, invece, è pari a BBB+/A-2. Secondo S&P la grave crisi geopolitica in Ucraina, l’annessione della Crimea e le sanzioni occidentali “potrebbero ridurre il flusso degli investimenti e incrementare i deflussi di capitale”. Sul mercato valutario il rublo russo resta sotto pressione, anche se negli ultimi giorni ha recuperato terreno dai minimi storici. Il cambio USD/RUB è a 36,41, il cross EUR/RUB a 50,18.

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