Rimborso IMU? Ingroia denuncia Berlusconi per truffa elettorale

La battaglia elettorale è ormai agli sgoccioli, ma i colpi di scena sono all’ordine del giorno. La nuova puntata sull’IMU, regina incontrastata delle elezioni 2013, forse più dei leader dei partiti in corsa, si registra oggi: Antonio Ingroia denuncia Berlusconi. Il leader di Rivoluzione Civile ha dichiarato poche ore fa che “oggi verrà depositata una denuncia nei confronti di Berlusconi alla Procura di Roma”. L’accusa? Voto di scambio e truffa elettorale. La scelta del Cavaliere di rimborsare l’IMU, caldamente criticata dagli altri competitors, si concretizza in una lettera ed è scandalo.

La lettera di rimborso

La lettera incriminata è un “Avviso importante”. Trattasi del “Rimborso IMU 2012”. Nella missiva vengono indicati “modalità e tempi per accedere nel 2013 al rimborso dell’IMU pagata nel 2012 sulla prima casa e sui terreni e fabbricati agricoli”, nonché gli impegni fiscali del PDL in caso di vittoria alle elezioni 2013:

• l’abolizione dell’IMU;
• la riduzione progressiva dell’IRAP;
• l’abolizione dell’aumento dell’IVA
• nessuna patrimoniale sui risparmi.

Si parla dello Stato in crisi a causa di “recenti scandali provocati da qualche vecchio mestierante della vecchia politica” e di “clima di intimidazione che si è affermato nei confronti del cittadino contribuente”. Non poteva mancare l’attacco al Governo tecnico di Monti, reo di contrazione di consumi, investimenti e lavoro. Il rimborso dell’IMU potrà avvenire tramite c/c oppure “in contanti, attraverso gli sportelli delle poste” per favorire i pensionati.

Ecco la lettera incriminata

Le reazioni

Gianfranco Mascia, candidato di Rivoluzione civile al Consiglio regionale del Lazio, chiede che vengano effettuati accertamenti circa “eventuali irregolarità elettorali” alla luce delle lettere che milioni di italiani hanno ricevuto nella cassette postali, una “busta truffa”, la definisce Mascia, “con la scritta ’Rimborso IMU’ e con una missiva, a firma Berlusconi, il cui testo sembra proprio una promessa di soldi in cambio del voto”.

Rincara la dose Ingroia: “Berlusconi ha commesso un reato anzi due, previsti dagli articoli 96 e 97 della legge elettorale 1957”. Inoltre sta violando la privacy degli elettori e li sta ingannando per due motivi: non vincerà le elezioni e “non potrà mantenere l’ennesima falsa promessa”.

L’ipotesi truffa è sposata anche dall’IDV che individua nella suddetta lettera “un reato perseguibile a norma di codice penale: art. 640”.

Intanto il PDL si difende: “La Sinistra e Monti non hanno paura della lettera, ma hanno paura delle proposte concrete”, parola di Maurizio Lupi, vice presidente della Camera dei Deputati.