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Riforma pensioni, ultime notizie: proroga Opzione donna e precoci, tutte le novità
venerdì 17 febbraio 2017, di
La riforma delle pensioni prende sempre più forma, ma continuano le polemiche sulla manovra previdenziale.
Il decreto Milleproroghe approvato al Senato, infatti, non contiene i correttivi sperati soprattutto per quanto riguarda la proroga di Opzione donna al 2018 (non inserita nella Legge di Stabilità) e l’estensione a tutti i precoci della Quota 41.
I precoci e le lavoratrici donne che si stanno battendo con tenacia per la proroga di Opzione donna sono infatti i grandi delusi dalla riforma delle pensioni.
Se da una parte i lavoratori precoci chiedono al Governo che la Quota 41 venga estesa a tutti, dall’altra le lavoratrici chiedono la proroga di una misura, l’unica destinata all’uscita anticipata delle donne che, altrimenti, rischia di sparire.
Riforma pensioni, proroga Opzione donna: Damiano esclude proroga, passato ordine del giorno sulla misura
La strada per la proroga di Opzione donna al 2018 è sempre più in salita. Nel decreto Milleproroghe approvato al Senato e passato ora in esame alla Camera non è stato infatti inserito nessun emendamento circa la proroga della misura che consente alle donne aventi i requisiti richiesti di poter accedere alla pensione anticipata accettando una decurtazione sull’assegno pensionistico. Senza proroga la misura, avente natura di regime sperimentale, potrebbe dirsi conclusa al 31 dicembre 2015; in questo modo verrebbero escluse dalla possibilità di usufruirne tutte quelle lavoratrici che, entro tale termine, non abbiano perfezionato i requisiti.
La battaglia tuttavia non è ancora finita: mentre Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera, ospite alla trasmissione Coffee Break andata in onda su La7, ha di fatto escluso una possibile proroga dirottando le speranze delle lavoratrici escluse sull’Ape, è stato approvato l’ordine del giorno su Opzione donna presentato dalla senatrice Erica D’Adda che impegna il Governo a discuterne. Un piccolo passo, forse, che però consente di mantenere aperto uno spiraglio su una possibile proroga. Il punto sul quale il Governo dovrà dare spiegazioni, in particolare, è sempre lo stesso: dai dati resi noti dall’Inps, infatti, sono stati certificati risparmi dovuti al calo delle richieste dell’ultimo anno che consentirebbero una proroga della misura. Risparmi sui quali l’esecutivo deve dare spiegazioni.
Riforma pensioni, lavoratori precoci: si continua a chiedere la Quota 41
Sempre più difficile è anche la strada per l’approvazione della Quota 41 per tutti chiesta dai lavoratori precoci, altri grandi delusi dalla riforma delle pensioni. Con la Legge di Stabilità, infatti, la possibilità di andare in pensione al raggiungimento dei 41 anni di contributi è stata concessa solo ad alcune categorie di precoci, rendendo di fatto la misura un privilegio per pochi e non un diritto di tutti.
In vista del prossimo incontro tra sindacati e Governo, che si terrà il 21 febbraio e darà il via alla fase due della riforma, i lavoratori precoci continuano la loro mobilitazione a favore della Quota 41: è stata lanciata una petizione a sostegno del ddl 857 che ha quasi raggiunto le 25mila firme. Inoltre i precoci stanno cercando di portare all’attenzione dei sindacati le loro richieste per provare a giocarsi quella che potrebbe essere, di fatto, l’ultima vera possibilità.