Renzi vola a Bruxelles, ma ribadisce: "basta con l’idea che l’Europa ci controlla i compiti o ci fa le pulci"

Primo consiglio europeo per il premier Renzi. Oggi volerà a Bruxelles per la riunione con i capi di stato e di governo dei paesi membri per parlare del piano di rilancio del settore industriale dell’eurozona. Il premier conferma la volontà di rispettare i limiti dei patti comunitari come il tetto del 3% anche se lo definisce "anacronistico".

Renzi inoltre ribadisce la necessità di cambiare considerazione e approccio nei confronti dell’Europa. Fin dal suo insediamento il premier si è detto contrario alla visione per la quale l’Europa dall’alto controlla i compiti dell’Italia decidendo cosa dobbiamo fare e quali limiti dobbiamo rispettare.

All’ordine del giorno del Consiglio europeo - ha detto Renzi presentandosi ieri alle Camere - c’è la situazione economica, in attesa che i documenti dei vari governi siano vagliati ad aprile dalla commissione europea. Su questo punto è fondamentale che si esca da una visione per cui l’Europa ci controlla i compiti o ci fa le pulci".

"L’Europa - ha ribadito Renzi - non è un’istituzione altra rispetto a noi. Prima saremo in grado di affermare che Italia ed Europa, a dispetto di un certa propaganda, non sono due contro parti ma sono sulla stessa barca, meglio è. O siamo in grado di tenere insieme due battaglie di risanamento e crescita o non c’e’ spazio per la politica, resta una visione tecnocratica. Non possiamo pensare - ha concluso Renzi - che l’Ue sia il nostro alibi, i dati offerti dall’ Ue non sono dati della strega brutta e cattiva ma sono dati della nostra debolezza”.