Bank of England: tassi invariati, voto unanime. Giù le stime su inflazione e crescita

A seguito della riunione di febbraio della Bank of England, banca centrale del Regno Unito, decide di lasciare i tassi di interesse invariati.

I tassi di interesse della BoE si confermano stabili, come segnalato sul Calendario Economico allo 0.5%. Nessuna sorpresa: gli analisti erano ben consapevoli che la banca centrale non si sarebbe affrettata ad aumentare i tassi nel contesto attuale di mercato così volatile e incerto.

Il MPC, la commissione di politica monetaria della Bank of England, ha votato per lasciare i tassi di interesse invariati con un voto di 9 a 0, contro la votazione precedente di 8 a 1.
Questo significa che Ian McCafferty ha abbandonato la sua volontà di aumentare i tassi di interesse a conclusione del QE inglese.
Si tratta di un falco solitario nell’MPC, che in passato ha sostenuto a più riprese che gli oneri finanziari dovessero prima che l’inflazione si fermasse. Ma con il crollo del prezzo del petrolio e la crescita debole in tutto il mondo, sembra aver avuto un ripensamento.

BoE taglia le stime sulla crescita

La Bank of England taglia le previsioni sulla crescita, ammettendo che il Regno Unito non sta procedendo al ritmo precedentemente stimato dalla banca centrale.

La BoE ora si aspetta che il PIL aumenti di solo il 2.2% nel 2015, giù dal precedente 2.5% stimato tre mesi fa.
Per il 2017, le previsioni sono state tagliate dal 2.6% al 2.3%.

Secondo la banca centrale, le condizioni dell’economia sono peggiorate rispetto all’ultimo report trimestrale sull’inflazione pubblicato lo scorso novembre.

La crescita mondiale ha subito un rallentamento negli ultimi tre mesi, le economie emergenti hanno continuato a peggiorare e gli Stati Uniti non stanno crescendo quanto sperato.

La tabella seguente riassume i nuovi tagli alle previsioni di crescita apportati dalla Bank of England (le stime precedenti sono indicate tra parentesi):