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Quanto ci costa la fuga dei cervelli?
martedì 13 maggio 2014, di
In un Paese che non offre speranze e opportunità ai giovani sul loro futuro, la fuga dei cervelli è un fenomeno sempre più diffuso. E’ evidente che ciò ha un costo per la nostra economia, ma ci siamo mai chiesti quanto?
La fuga dei cervelli ci costa ben 40.000 euro: lo ha calcolato Page Personnel. Un talento che si forma in Italia e poi "fugge" altrove è un costo esorbitante. Pensiamo che Coldiretti ha stimato che i laureati protagonisti della fuga dei cervelli sono ben 400.000...
Proprio Coldiretti ha spiegato:
"L’Italia negli ultimi anni ha visto un aumento delle opportunità di lavoro generate attraverso i canali moderni. Ma esta comunque ancora piuttosto legata a sistema di segnalazione diretta delle candidature: questo rappresenta sicuramente una barriera all’ingresso per talenti ’non conosciuti’".
Nonostante il sistema universitario, e in generale quello della formazione, in Italia sia criticato e bistrattato, ogni anno sono tanti i talenti che escono dalle nostre Università e che non vengono poi valorizzati, non riuscendo a trovare il proprio posto nel mercato del lavoro.
E’ vero, soprattutto ultimamente, le aziende stanno lanciando dei programmi ad hoc per attirare e sostenere i migliori talenti, ma sono ancora tanti, troppi, i working poors: ingegneri pagati molto al di sotto delle loro potenzialità, così come i medici o i professionisti della finanza, professionisti che oltre i confini nazionali ottengono tutt’altro riconoscimento. E’ quasi ovvia la fuga no?
E’ evidente che dall’altra parte un’azienda che assume un talento già formato altrove ottiene un vantaggio economico considerevole.
La domanda più ovvia a questo punto è: come salvare un talento? L’Italia resta attrattiva in settori come il lusso, il design, il food, la produzione meccanica.
In termini di employer branding le aziende dovrebbero puntare su:
- formazione;
- obiettivi chiari di medio e lungo periodo;
- work life balance (bilanciamento vita-lavoro);
- flessibilità e "patto generazionale".
In tal senso un’indagine condotta da Randstad ha permesso di stilare la classifica delle 20 aziende più ambite dai giovani.
Quali sono stati gli elementi di successo? Possiamo riassumerli in 6 punti:
- sicurezza del posto di lavoro (a livello di inquadramento contrattuale);
- stipendio;
- atmosfera di lavoro;
- solidità finanziaria dell’azienda;
- work life balance;
- lavoro in sé (di che mi occupo?).